Ex Gozzini, rimossi 4mila metri di materiale

“Oggi è per noi un giorno importante, un giorno in cui la soddisfazione di vedere il cielo trasparire dalle strutture delle Gozzini, al posto delle coperture in amianto, è stata grande”. E’ il commento dell’amministrazione comunale di Santa Croce sull’Arno nell’ultimo giorno di lavori di rimozione dei materiali contenenti amianto dalle coperture dell’area ex Gozzini previste nel cosiddetto primo step di intervento, come da cronoprogramma condiviso con la Asl.

“Crediamo – aggiunge l’amministrazione – di poter pensare che anche per i cittadini residenti nelle aree vicino alle ex officine sia un momento importante, oltre che di riprova che le parole spese dal sindaco e dalla sua giunta non sono state promesse vuote ma si sono trasformate in realtà e fatti concreti”.

 

La rimozione ha interessato 4mila metri quadrati di amianto, circa un terzo del totale dell’amianto che sovrasta l’ex area industriale, che corrispondono alle coperture collocate a meno di 5 metri dalle abitazioni della zona. “Un intervento – per il Comune – che ha restituito a tali abitazioni quella sicurezza che i cittadini non avvertivano più”.
I lavori aggiudicati in seguito a bando per un importo di circa 77mila euro, costituiranno privilegio nel caso in cui l’asta del 6 settembre, oppure incanti successivi, trovino finalmente un acquirente per il complesso ex Gozzini. I lavori, iniziati il 14 luglio scorso, si sono protratti per alcuni giorni in più rispetto alle tre settimane previste, per difficoltà intercorse a causa della presenza di cavi Enel nelle immediate vicinanze dell’area di lavoro, per cui è stato necessario attendere l’autorizzazione da parte del gestore per sospendere il passaggio di corrente elettrica e permettere alla ditta di lavorare in sicurezza.
“Con la stessa determinazione con cui è stato raggiunto questo primo obiettivo – prosegue il Comune – la giunta Deidda continuerà a lavorare per dare seguito a questo impegno con lo scopo di trovare una soluzione definitiva a questa annosa questione. I tecnici sono, infatti, impegnati per studiare una soluzione che permetta di agire sul secondo step del cronoprogramma, intervento che riguarda le coperture site ad una distanza di 15m dalle abitazione, e che richiederà uno sforzo progettuale maggiore perché interessa fabbricati strutturalmente meno stabili. Tutto ciò in attesa dell’asta che si terrà il 6 settembre e che tutti noi ci auguriamo possa cambiare lo scenario odierno, permettendo finalmente di ricucire una parte importante di territorio santacrocese con un intervento di rigenerazione urbana che davvero darebbe nuova vita ad uno dei quartieri più belli del nostro paese”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.