Padule di Fucecchio, poca acqua nei canali

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“Il Cnr, incaricato delle verifiche dei livelli e della corretta distribuzione dell’ossigeno lungo i canali, ha effettuato un primo controllo lunedì 1 agosto riscontrando valori di ossigeno più che soddisfacenti, tanto da non prevedere l’accensione dell’ossigenatore di Castelfranco ma anzi ipotizzare la chiusura temporanea di uno dei 3 ossigenatori attivi”. Lo rende noto il Consorzio 4 Basso Valdarno, raccontando la situazione del Padule di Fucecchio.

Si mantengono invece molto bassi i livelli idrici in tutti i canali dell’area e la situazione potrebbe aggravarsi nella decade centrale di agosto, storicamente il periodo più critico a causa della diminuzione del contributo dei depuratori. Gli ossigenatori, importantissimi dispositivi per garantire la vita nel delicato ecosistema del Padule di Fucecchio, sono stati attivati dal mese di luglio. Gli impianti, posizionati a Porto allo Stillo, a Ponte Faini e a Torre, a partire dalla messa in funzione da parte del Consorzio 4 Basso Valdarno, hanno aumentato notevolmente la presenza di ossigeno nell’acqua del Padule. Durante tutta la stagione estiva il CNR eseguirà controlli settimanali in diversi punti: lungo il canale del Terzo, sul canale del Capannone e in particolare in corrispondenza del Ponte di Cavallaia sul Canale Usciana, dove è prevista a breve la messa in funzione di una stazione ossimetrica dedicata. Questa distribuzione dei controlli sui punti salienti da monte a valle del bacino, permette di monitorare la quantità di gas disciolto nell’acqua che deve risultare ovunque costante ed entro un range ben preciso poiché, accanto agli effetti dannosi provocati dalla mancanza di ossigeno, non meno devastanti per la fauna ittica sono gli effetti derivanti da una presenza troppo elevata.
Ma la presenza di ossigeno all’interno di tutti i canali del Padule, pur se ben calibrata e monitorata dai tecnici, dipende in larga parte anche da fattori ambientali come la velocità di scorrimento dell’acqua, il suo livello idrico, la temperatura, l’irraggiamento solare e i processi di fotosintesi delle alghe, fattori che talvolta determinano la carenza di ossigenazione in alcuni tratti, spesso in corrispondenza di irregolarità in alveo, per i quali il Consorzio 4 Basso Valdarno ha previsto interventi puntuali e limitati alla sola rimozione di eventuali dossi od altri ostacoli che rendono il deflusso non ottimale.

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