Terremoto, non beni ma soldi, li raccolgono Arci e Caritas

Non beni materiali ma denaro, da spendere effettivamente per ciò che serve e ciò che servirà fattivamente nelle prossime settimane, magari anche quando il clamore si sarà acquietato anche intorno alla tragedia del terremoto in Lazio, Umbria e Abruzzo. Queste le nuove direttive che arrivano dagli organismi centrali della Protezione Civile Nazionale. Che proprio in queste ore sono fatte proprie anche da alcune delle maggiori organizzazioni di volontariato anche nel Comprensorio, a cominciare dall’Arci Zona Cuoio e dalla Caritas Diocesana che proprio in queste ore promuovono raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite.

“Cari soci e socie dell’associazione, sappiamo che queste sono ancora le ore dell’emergenza, e al tempo stesso quelle in cui la volontà di poter in qualche modo aiutare le popolazioni colpite, di poter essere utili, è molto forte” scrivono dall’Arci Zona Cuoio. “In queste ore le Arci dei territori colpiti si stanno mobilitando, mettendo a disposizione le proprie sedi per supporto e raccolta materiali. Sappiamo che dai vari territori italiani si stanno muovendo enti e istituzioni locali. Siamo in contatto con la Prociv che nelle prossime ore ci saprà dare indicazioni più precise rispetto all’iniziativa comune che potremo fare nelle prossime settimane e quindi nei prossimi giorni cercheremo di essere più precisi. Intanto abbiamo pensato di poter mobilitare  i soci e i circoli Arci  attraverso  forme di raccolta di donazioni e fondi, anche cogliendo l’occasione delle tante manifestazioni estive ancora in corso. Vorremmo infatti utilizzare le risorse raccolte per svolgere nelle prossime settimane, soprattutto quando le luci mediatiche su questa tragedia saranno magari meno accese, azioni di animazione culturale dei luoghi dell’accoglienza degli sfollati (che purtroppo rischia di avere tempi lunghi)  e nella ricostruzione di socialità e cultura in queste comunità così duramente colpite, insieme ai circoli e ai Comitati Arci di quei territori, che stanno già in questi momenti svolgendo un lavoro importantissimo. Con la collaborazione di tutti, anche con piccole donazioni, approfittando delle tante occasioni di socialità che i Circoli e i Comitati Arci organizzano, possiamo essere più utili e realizzare primi interventi di aiuto alle popolazioni locali coinvolte che andremo ad individuare di raccordo con le Arci locali”. Le donazioni vanno versate sul  conto corrente, intestato a

Associazione Arci
presso Banca Etica Scarl,
IBAN IT 36 A 0501803200 000000000041,
indicando nella causale: “Terremoto Centro Italia”.

 

Un appello simile, proprio in queste ore, giungono dalla locale nostra Caritas Diocesana, che assieme alle Caritas Parrocchiali si sente vicina alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. In questo momento, secondo le indicazioni avute, non organizza nessuna raccolta di generi alimentari o vestiario, perché non richiesti. La domenica 18 settembre però, secondo le indicazioni dei Vescovi, sarà indetta in tutte le Parrocchie una raccolta di denaro. Intanto, se qualcuno desidera, può già inviare un suo contributo attraverso la Caritas Diocesana medesima sul

c.c. postale n. 14930564 o con un bonifico su

Cassa Risparmio San Miniato

iban: IT69V0630071150CC1000003561.

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