Castelfranco, con riserva, alla prova Skarrozzata – Foto foto

Non è proprio una città a misura di disabile, Castelfranco di Sotto, ma almeno c’è la volontà di intervenire. “Al comune di Castelfranco la rampa di accesso per disabili fatta a norma la regaliamo noi, se il sindaco vuole”.

A dirlo è Jacopo Melio, dell’associazione empolese Voglio prendere il treno. proprio in occasione della Skarrozzata, che ha portato circa 200 persone di cui oltre la metà sulla sedia a rotelle in giro per il centro storico di Castelfranco di Sotto, per misurarsi con l’ambiente urbano e gli ostacoli che ogni disabile trova. Una manifestazione promossa da Una Goccia onlus, che ha visto in testa alla colonna dei cosiddetti normali, su una delle sedie a rotelle c’era il sindaco Gabriele Toti. Il primo cittadino ha sperimentato con mano (più che altro con le ruote) le difficoltà che una persona sulla sedia a rotelle incontra quotidianamente in giro per Castelfranco, pur non essendosi dovuto misurare con la vituperata pedana di accesso al palazzo municipale che da anni è fatta con tubo Innocenti e tavole da impalcatura. Proprio questo è stato uno dei punti su cui si è soffermato Iacopo Melio che ha spiegato: “Se il comune di Castelfranco vuole, noi abbiamo un progetto che stiamo portando avanti da tempo, dove con un piccolo contributo dei municipi la nostra associazione si fa carico della spese per realizzare una pedana che consenta ai disabili di accedere ai palazzi municipali. Noi saremmo contenti di inserire anche Castelfranco in questo progetto che per ora ha riguardato principalmente i municipi della Valdelsa”. Di contro Toti, proprio durante la Skarrozzata alla presenza del consigliere regionale Andrea Pieroni anche lui per un’ora sulla sedia a rotelle e dell’assessore comunale Federico Grossi (quest’ultimo sulle proprie gambe) ha garantito che prima del prossimo Palio dei Barchini il comune sarà dotato di una pedana dignitosa dicendo: “Mi prendo l’impegno di dotare il municipio di una pedana che rispetti i criteri previsti dalla legge per il superamento delle barriere architettoniche e risolvere questo problema in modo da garantire a tutti l’accesso la palazzo municipale con uno strumento in linea con i tempi”. (continua a leggere dopo la galleri fotografica)

Ma vediamo come è andata la Skarrozzata, partita dall’Orto di San Matteo. Il primo ostacolo, i diversamente abili per un giorno e quelli che quotidianamente si spostano grazie ad una sedia a rotelle, lo hanno incontrato proprio vicino al municipio, quando hanno provato ad accedere a un esercizio pubblico: uno scalino di pochi centimetri che solitamente per chi cammina sulle proprie gambe è impercettibile, è subito diventato una barriera insormontabile senza l’aiuto di qualcuno. La seconda anomalia poi la hanno incontrata appena usciti dalla porta del centro storico, in via Magenta, dove se ci si vuole spostare bisogna entrare sulla carreggiata con tutti i rischi che ne conseguono. Il giro è continuato verso via dei Mille, fino al parco pubblico tra via De Gasperi e via Severo, vicino all’area Mercatale. Qui per quanto il parco abbia un accesso sostenibile anche per chi è sulla sedia a rotelle, lungo il percorso le carrozzine hanno incontrato molte buche e dossi creati dalle radici degli alberi che rendono il percorso assolutamente difficile per chi sta sulla sedia a rotelle, poi il passaggio in via Caltafimi, dove il marciapiede è inraggiungibile dalle sedie a rotelle, visto la presenza di un gradino di oltre 20 centimetri. Infine, la conclusione nel centro storico, dove pur non essendo facilissimo muoversi anche i disabili sono riusciti senza aiuti a tornare all’orto di San Matteo. Insomma tante piccole criticità per una persona che si sposta sulle proprie gambe, Ma che diventano insormontabili per chi invece va sulle ruote di una carrozzina come hanno sottolineato alcuni degli organizzatori. Problemi sui quali però da parte de comune c’è la volontà di intervenire, almeno a parole.
Alla fine del giro, il presidente dell’associazione Una Goccia Onlus Moravio Rossi ha detto: “La manifestazione è riuscita, siamo contenti della grande partecipazione, della presenza di molte persone anche da fuori Castelfranco. Ora che abbiamo toccato con mano le difficoltà che si incontrano se non si può andare sulle proprie gambe, con il comune lavoreremo per risolvere. Noi vigileremo e il comune interverrà. Questa è una giornata di solidarietà che punta ad un cambiamento culturale non solo materiale. Noi quando progettiamo le cose, a cominciare dalle opere pubbliche e dai tecnici, dobbiamo avere una sensibilità mentale e culturale per fare in modo che chi è sulla sedia rotelle possa spostarsi e raggiungere i luoghi della vita pubblica. I progettisti, quando pensano le costruzioni e l’ambiente in cui viviamo devono avere questa sensibilità. Un ringrazimento – ha concluso Rossi – va a Enrico Ercolani (presente alla Skarrozzata proprio in prima fila con il sindaco Toti ndr) che da Bologna ha portato questa esperienza anche a Castelfranco si Sotto”.

Gabriele Mori
Nilo Di Modica

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.