Isolamento e depressione, sedute di gruppo per gli anziani

L’obiettivo è quello di uscire dall’isolamento cognitivo ed affettivo che caratterizza la vita dell’anziano, attraverso una sorta di “allenamento” di gruppo pensato per superare gli aspetti “rimuginativi” della senilità, recuperando così una consapevolezza positiva di sé stessi e del mondo. È il progetto sperimentale portato avanti dall’associazione Chirone, con sede a Ponte a Egola, formata da psicologi, medici e psichiatri, tutti con una formazione psicoterapeutica. Un progetto che punta a diagnosticare e contrastare la depressione tipica degli anziani, problema spesso sottovalutato e considerato come parte del normale processo di invecchiamento, a dispetto della sua importanza sulla vita stessa dell’anziano e sulle implicazioni per i suoi familiari.

Da qui il progetto dell’associazione, che da alcuni mesi organizza sedute di gruppo, fino a 15 persone, nei locali della Pubblica Assistenza di Santa Croce.
L’idea, infatti, è nata proprio nella cittadina conciaria, nell’ambito del convegno dal titolo “Dare vita agli anni si può!”, che si è tenuto nel 2015 a Villa Pacchiani, organizzato appunto dall’associazione Chirone. È in quella occasione che è partita, anche sulla scia dei dati forniti dall’intervento di psicogeriatria, l’iniziativa di intraprendere un gruppo di psicoterapia rivolto a pazienti con età maggiore di 65 anni. È in questa fascia di età, infatti, che sembrano essere concentrate molteplici perdite, reali o simboliche, in più ambiti esperienziali, che finiscono per costruire uno stereotipo negativo della vecchiaia, contraddistinta da decadimento psico-fisico e dalla riduzione delle capacità di adattamento a nuove situazioni di vita.
Eppure, anche in età geriatrica possono rintracciarsi nuovi apprendimenti e possibilità evolutive: i pazienti anziani dispongono di più tempo per pensare sostenendo un carico minore di impegni lavorativi e quotidiani. Il problema della depressione negli anziani spesso è sottovalutato e non sufficientemente diagnosticato, pur trattandosi di una questione molto importante sia per il paziente stesso sia per le relative famiglie. Nei casi più lievi, invece, può essere attuato con buoni risultati un programma di psicoterapia di gruppo, tale da poter essere svolto agevolmente e a costi contenuti sia nelle strutture sanitarie pubbliche che private.
Attraverso un lavoro di gruppo psicoterapeutico, la risonanza di pensieri depressivi viene ridotta grazie alle strategie metacognitive di decentramento, favorendo la comprensione emotiva attraverso il processo di “mettersi al posto dell’altro”, e di “mindfulness” (attenzione consapevole, intenzionale e non giudicante alla propria esperienza nel momento in cui viene vissuta). Questo tipo di percorso facilita l’uscita dall’isolamento cognitivo ed affettivo, ricostruendo pian piano una trama di emozioni positive centrate sul “qui ed ora” e sulla ristrutturazione in positivo della visione di sé, del mondo e del futuro. Le capacità cognitive, comportamentali ed emotive dell’anziano sono così riattivate ed ampliate, con una riduzione significativa delle rimuginazioni associate alla depressione.
Su questa scia di conoscenze, l’associazione Chirone ha portato avanti, in via del tutto sperimentale, la creazione del gruppo psicoterapeutico per anziani, sostenuto con un contributo a fini sociali della fondazione Carismi.
Il gruppo, partito a giugno, ospitato nei locali della Pubblica Assistenza di Santa Croce, ha avuto cadenza settimanale fino ad oggi. Adesso continuerà con cadenza quindicinale e poi con incontri mensili. “Siamo convinti – dicono dall’associazione – di ripetere in futuro l’esperienza, cercando di coinvolgere le realtà territoriali (sociosanitarie) per dare risposte concrete al disagio nell’ottica della prevenzione”.

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