





Corsi altamente professionalizzanti, destinati a giovanissimi, figli di un percorso con le agenzie territoriali e regionale ma costruiti sulle esigenze delle aziende che fanno parte del distretto del Cuoio di Santa Croce, non solo quelle della lavorazione pelli, ma anche quelle chimiche e dell’indotto. E’ più di un’alternanza scuola lavoro, è un distretto capace di marciare insieme, quello raccontato dal seminario I giovani e l’obbligo formativo: Drop-out e Iefp, attualità e prospettive nell’area pisana ospitato oggi 16 dicembre al Polo Tecnologico Conciario di Santa Croce e promosso insieme all’agenzia Forium di Santa Croce.
Un percorso che serve a garantire personale qualificato alle aziende, ma che ha in qualche modo una funzione sociale: quella di dare un lavoro a tanti giovani, alcuni dei quali a disagio nella scuola, tanto da lasciarla concluso l’obbligo scolastico. Risorse preziose, che si sarebbero perse e che, invece, trovano una nuova e giusta collocazione. I relatori, infatti, hanno raccontato un distretto sano e florido, con tante aziende in media di 12 addetti: abbastanza piccole per crescerci dentro professionalmente e fidelizzarsi ma in rete, per condividere il know how e risolvere più in fretta le criticità. Anche in questo territorio però, raccontano i numeri e gli interventi, ci sono dispersione scolastica e disoccupazione giovanile. Da qui nasce la sfida.
“Dalle scuole elementari fino all’Università – spiega l’Ad di Poteco Leonardo Volpi – grazie a iniziative e corsi ad hoc, riusciamo a spiegare agli studenti le potenzialità lavorative connesse al settore della concia e favorire un concreto scambio tra offerta e domanda di lavoro per il conciario, importante per gli studenti che trovano sbocchi lavorativi e per gli imprenditori che possono trovare professionisti formati e competenti. Lo facciamo insieme, in linea con le professionalità per le quali si possono attivare corsi e con le richieste delle aziende. In un settore, quello della pelle che non è solo concia, ma va dalla chimica alla moda, che richiede sempre nuove professionalità, capitoli più specifici e certificazioni stringenti. Le nostre sono ancora aziende familiari, nelle quali si porta avanti la tradizione che, però, non può prescindere da innovazione, ricerca, sostenibilità ambientale. Il Poteco è nato per questo principalmente: formazione e ricerca. Questo è quello che sappiamo e vogliamo fare”.
Al seminario ha partecipato anche l’assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco. “Riduzione del tasso di dispersione scolastica e valorizzazione di percorsi formativi in grado di favorire l’alleanza scuola lavoro – ha detto – sono tra gli impegni che la Regione Toscana sta sostenendo con forza riuscendo a sollecitare una sinergia virtuosa che coinvolge istituzioni, scuola e impresa”.
“La sinergia per la formazione – aggiunge la sindaco Giulia Deidda – tra istituzioni, scuola e impresa di questo distretto industriale ne fa un modello valido che ci auspichiamo possa essere valorizzato sempre di più nell’interesse della collettività”. Presenti al seminario, tra gli altri, Cristiana Bruni, dirigente Gestione, rendicontazione e controlli ambiti territoriali Pisa e Siena, Alessandro Frosini, preside Istituto Cattaneo di San Miniato, Mariangela Bucci, assessore alle politiche culturali di Santa Croce sull’Arno, Giulio Nardinelli, assessore allo sviluppo economico di Castelfranco di Sotto.
L’occasione è stata anche per la consegna degli attestati di qualifica drop-out per alcuni progetti formativi ormai conclusi, che hanno coinvolto, oltre al Poteco e all’agenzia Forium, le associazioni conciarie del distretto toscano e l’istituto Cattaneo di San Miniato. (E.ven)