La Valdegola piange Raghi, è ancora caccia al colpevole

Se n’è andato così Raghi Cioni, 30enne molto conosciuto a Ponta a Egola, lasciato esanime sulla via Maremmana ieri sera dopo il tragico incidente che lo ha visto protagonista con la sua bicicletta.

 Un gravissimo fatto che già dalle prime ore della sera di ieri ha scosso la frazione sanminiatese (leggi: Ciclista di 30 anni travolto e ucciso da un veicolo che è fuggito. E’ stato trovato morto in via Maremmana a La Serra: è caccia al pirata). Il ragazzo, molto noto a San Miniato e nella frazione dove viveva, in via Primo Maggio, è figlio di Alberto Cioni e Giuseppina Romeo. Una famiglia conosciuta nel comprensorio ed anche a Santa Croce, dove i genitori lavorano in comune rispettivamente agli uffici casa e ai servizi sociali. Il giovane viveva con la madre, la sorella ed il fratello. Negli ultimi anni si era distinto con l’impegno in alcuni progetti sociali e nell’associazionismo. Questa mattina, a Pisa, ai genitori lo straziante rito del riconoscimento all’ufficio di medicina legale. Intanto gli inquirenti sono ancora a lavoro per dare un volto all’autista del mezzo che ha trascinato e ucciso il ragazzo. 

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