Corsa a 4 per il liceo: studio per scegliere il terreno

È una corsa a quattro quella per il nuovo liceo di San Miniato. Quattro terreni tra cui scegliere, ubicati in altrettante località del Comune, sui quali partirà a breve uno studio preliminare che, nell’arco di poche settimane, dovrà indicare la location (finalmente) definita del futuro Marconi. Un’indagine commissionata dalla Provincia ad uno studio esterno, che prenderà in esame quattro terreni indicati dall’amministrazione comunale.

A dare la notizia, nel consiglio comunale di questa mattina (22 dicembre), è stato il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, rispondendo alla mozione di Alessandro Niccoli (San Miniato Possibile) per salvaguardare il progetto del polo scolastico e quindi sostenere il ritorno del liceo nel capoluogo. Un’ipotesi, quella di un nuovo edificio a San Miniato, che al momento sembra essere in realtà la meno probabile delle quattro che il Comune ha posto sul tavolo dei tecnici provinciali.
“Adesso dobbiamo lavorare tutti insieme e fare presto, perché lo spettro del 30 agosto 2018 è molto vicino”, ha detto Gabbanini ricordando la scadenza del comodato d’uso per la sede provvisoria a La Scala. L’obiettivo, insomma, è quello di indicare il terreno dove costruire il nuovo liceo nelle prime settimane del 2017, possibilmente già entro la fine di gennaio come chiedono anche genitori e insegnanti della scuola (leggi qui Liceo Marconi, genitori: “bene La Scala, ora nuova scuola”).
Al momento, il piano strutturale del comune di San Miniato prevede la costruzione del nuovo liceo nell’area del parcheggio Benvenuti in via Catena, a poche centinaia di metri dalla vecchia sede, in base ad un progetto commissionato anni fa proprio per salvaguardare l’idea del polo scolastico, dopo che apparve evidente l’insufficienza di spazi adeguati nell’area del vecchio liceo di fronte al Cattaneo. Un progetto a lungo dibattuto e discusso, che nel 2014 (alla vigilia delle amministrative) sembrava aver messo d’accordo tutti, ma sul quale in realtà sono rimasti da sempre molti dubbi. A cominciare da quelli della Provincia, che non ha mai creduto in uno spazio comunque troppo angusto per il nuovo liceo, soprattutto in virtù delle nuove norme di sicurezza, da realizzare oltretutto con quattro piani su un terreno tutto da consolidare. L’area è comunque tra quelle che passerà al vaglio dello studio, ma le sue quotazioni sembrano già prossime allo zero. “Anche tenendo fuori dalla discussione il problema dei costi – ha detto stamani l’assessore Marzia Fattori – non dobbiamo dimenticare che c’è prima di tutto un problema di sicurezza, anche alla luce di normative che nel tempo sono cambiate. A livello di dissesto idrogeologico, poi, io ci penserei due volte prima di caricare ulteriormente la collina di San Miniato”.
Nella corsa per il nuovo liceo, la grande favorita sembra essere piuttosto l’area del Fontevivo a San Miniato Basso, dove il regolamento urbanistico individua già una destinazione scolastica, finalizzata per adesso a riunire in futuro le scuole primarie e secondarie del Pinocchio e delle frazioni vicine. Costruire il nuovo liceo al Fontevivo, su un terreno già di proprietà comunale, permetterebbe innanzitutto di avere costi più contenuti, risolvendo di colpo anche il problema di dotare la nuova scuola di impianti sportivi, dal momento che gli studenti si troverebbero ad un passo dal palazzetto e dall’impianto di atletica.
Accanto a queste due ipotesi ormai note, però, l’amministrazione di San Miniato ha voluto saggiare il terreno anche per altre due. La prima è quella che riguarda Ponte a Egola, dove il regolamento urbanistico individua un’area a destinazione scolastica nei terreni compresi fra il distributore Agip e Molino d’Egola. Terreni di proprietà Asl, a pochi passi dalla nuova rotatoria tra via Pannocchia e la circonvallazione di Pruneta. Un’area, quest’ultima, che sarebbe gradita ai pontaegolesi ma anche più comodamente accessibile per chi proviene dagli altri tre Comuni del comprensorio.
La quarta ipotesi, invece, prevede di riportare il liceo a San Donato: non più all’interporto ovviamente, bensì nell’area a fianco della scuola elementare. Un’ipotesi, tuttavia, sulla quale potrebbero incidere i problemi di pericolosità idraulica già sollevati dal Genio durante la revisione del regolamento urbanistico.

L’ipotesi (scongiurata) del liceo a Castelfranco
Comunque vada, il nuovo liceo resterà comunque entro i confini del Comune di San Miniato. Può sembrare scontato ma in realtà non è così. Nel piano dell’emergenza, infatti, dopo lo sgombero dei locali all’interporto, il comune di Castelfranco si era candidato per ospitare temporaneamente il liceo. A rivelarlo è stato ancora il sindaco Gabbanini. “Di fronte al Prefetto – ha raccontato il primo cittadino di San Miniato – il sindaco di Castelfranco si era reso disponibile a mettere a disposizione un edificio che sarebbe stato completato nell’arco di due o tre mesi. Se non avessimo trovato la soluzione de La Scala, rischiavamo di dover portare il liceo Marconi a Castelfranco. A quel punto non sarebbe stato così scontato riuscire a riportarlo nel nostro Comune”.

Leggi anche: Vecchio liceo Marconi addio, demolizione nel 2017

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