Vecchio liceo Marconi addio, demolizione nel 2017 foto

Il finale sembrava scritto ormai da anni, annunciato e ventilato più volte, come dimostrano anche le ipotesi progettuali che si erano spostate sull’area del parcheggio Benvenuti. Adesso, invece, dopo le ultime vicissitudini, arriva la conferma che il liceo Marconi non potrà fare ritorno nella sede storica di via Catena, né ipotizzando un recupero del vecchio edificio, né tantomeno ricostruendolo ex novo. Troppo poco lo spazio a disposizione secondo i tecnici della Provincia, che suggeriscono invece l’utilizzo dell’area a servizio del Cattaneo.

A dirlo è stato il sindaco Vittorio Gabbanini, questa mattina (22 dicembre) riferendo in consiglio comunale le valutazioni della Provincia, illustrate anche ieri nel corso di un sopralluogo nel vecchio edificio del Marconi. Sopralluogo al quale hanno preso parte anche alcuni consiglieri comunali, insieme ad un ingegnere dello studio che nel 2008 aveva condotto le indagini sullo stato di salute dell’edificio.
Una salute precaria secondo i tecnici della Provincia, a cominciare dal piazzale retrostante, “che mostra evidenti segni di scivolamento del terreno”, ha spiegato il sindaco, anche se le criticità riguarderebbero soprattutto la struttura: “Il corpo principale che ospita la palestra – ha proseguito Gabbanini – è stato impropriamente caricato di due piani, e questo si evidenzia nella presenza di varie fessurazioni. Il corpo est dell’edificio, invece, costruito in cemento armato, risulta carente di giunti: in caso di sisma, rischierebbe di fare da spinta sull’altro fabbricato provocandone il crollo. Pertanto si rende necessario l’abbattimento, previsto per il 2017, per il quale la Provincia ha già stanziato 200mila euro. L’estensione dell’area, tuttavia, risulterebbe insufficiente per realizzare il nuovo liceo per la mancanza degli indici minimi di spazio”.
Il sindaco ha anche ricordato come la Provincia, alcuni anni fa, avesse anche aperto un bando di progettazione per la ricostruzione del nuovo liceo. “Tutti gli studi, però – ha ricordato – avevano messo in evidenza la carenza di spazio, mentre anche l’ipotesi di un recupero sarebbe risultato troppo costosa”. L’intenzione, quindi, è quella di utilizzare gli spazi del vecchio liceo a servizio del Cattaneo, “realizzando la palestra e le aule in più – ha spiegato il sindaco – di cui l’istituto tecnico ha bisogno”.
La strada tracciata, alla fine, sembra quella di un polo scolastico doppio: da un lato gli indirizzi tecnici nella sede di via Catena, dall’altro quelli del liceo, ora trasferiti a La Scala, destinati ad essere posizionati in un nuovo edificio da costruire ex novo. Il piano strutturale, attualmente, prevede di costruire il nuovo liceo nell’area del parcheggio Benvenuti, a poche centinaia di metri dalla vecchia sede, ma l’ipotesi sembra destinata ad essere accantonata.

La discussione in consiglio
Un quadro, quello illustrato dal sindaco, che ha aperto la discussione sulla mozione presentata dal consigliere Alessandro Niccoli di San Miniato Possibile, nella quale al contrario si chiedeva all’amministrazione di impegnarsi per valutare il recupero del vecchio liceo, o comunque di portare avanti il progetto di ‘San Miniato città scuola’ che prevede la creazione di un polo scolastico nell’area di via Catena. Un progetto, in realtà, già previsto anche dal regolamento urbanistico e dal piano strutturale del Comune, come ricordato da Chiara Benvenuti del movimento Cinque Stelle: “C’è anche un documento – ha detto Benvenuti – approvato all’unanimità da questo consiglio per riportare il liceo in via Catena. Mi sembra assurdo che adesso si accampi il problema dei soldi, quando dal 2008 ad oggi sono stai gettai al vento oltre 9 milioni di euro”. “Abbiamo un centro storico millenario – ha aggiunto Niccoli – ricco di storia e di cultura: cerchiamo di valorizzarlo invece di creare un campus sul modello americano”. Sulla stessa linea anche Carlo Corsi di Forza Italia, per il quale il liceo rischia di essere “uno dei tanti edifici vuoti del centro storico rimasti senza futuro. Nel sopralluogo di ieri – ha proseguito – ho visto una situazione che 8 anni fa non c’era: è evidente che l’abbandono ha peggiorato le cose”.
La mozione, condivisa dalle quattro opposizioni compresa Laura Cavallini di ‘Immagina San Miniato’ (assente per ragioni di salute), è stata comunque bocciata in modo compatto dalla maggioranza. “Il consigliere Niccoli ha fatto fare legittimamente una sua perizia di parte – ha detto Simone Giglioli – ma io mi chiedo quale amministratore o quale genitore metterebbe dei ragazzi in un edificio del genere”. “È vero – ha aggiunto il capogruppo Pd Alessio Spadoni – che il polo scolastico in via Catena è nel piano regolatore, ma abbiamo sempre detto che la sua realizzazione deve garantire rapidità e costi contenuti. Qui è in ballo l’autonomia della scuola: se costruire il liceo nel capoluogo dovesse richiedere tempi che rischiano di mettere in difficoltà il futuro del liceo io sarei contrario”.
“Anche tenendo fuori dalla discussione il problema dei costi – ha detto l’assessore Marzia Fattori – non dobbiamo dimenticare che c’è prima di tutto un problema di sicurezza, anche alla luce di normative che nel tempo sono cambiate. Anche a livello di dissesto idrogeologico, io ci penserei due volte prima di caricare ulteriormente la collina di San Miniato”.

Giacomo Pelfer

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