





“Il nuovo edificio sarà più grande del precedente, all’avanguardia, interamente in legno, antisismico e costruito con materiali ecocompatibili e riciclabili, a risparmio energetico e in grado di sfruttare energie rinnovabili. La forma è quella di una balena spiaggiata sulla collina, di un colore bianco ‘neve’ e con gli sbuffi che ricordano le emergenze dei nostri cipressi lungo le strade e che legano la forma della scuola al paesaggio circostante”. Eccola, in sintesi, la nuova scuola Collodi di via Poggio a Pino e del nuovo nido Il gatto e la volpe di Ponte a Elsa, presentata ieri sera 25 gennaio dal sindaco Vittorio Gabbanini, dall’assessore all’istruzione Chiara Rossi, l’assessore ai lavori pubblici Marzia Fattori, l’architetto del comune Nino Bova e l’architetto Andrea Mannocci, autore del progetto.
Un progetto nato pensando a Pinocchio e a quello squalo che la Disney ha fatto diventare balena, che si sviluppa su una superficie coperta di 1.375 metri quadrati – 852 per la scuola primaria e 201 per l’asilo nido – e con un loggiato che si sviluppa lungo il perimetro del fabbricato per 322 metri quadrati. “Il progetto – spiegano gli amministratori – è stato pensato tutto a un piano per garantire la massima accessibilità e usufruire con facilità di tutti gli spazi. La struttura è circondata da un giardino che, a nord, affaccia sull’area destinata ad un parco pubblico. Questa nuova scuola si presenta come uno spazio unico integrato in cui i singoli ambienti, finalizzati ad attività diversificate, hanno la stessa dignità e presentano caratteri di flessibilità, confort e benessere”. A disposizione ci saranno 6 aule, spazi prevalentemente pensati per le lezioni frontali, tutte con ampie finestre rivolte verso il paesaggio collinare ad ovest, ma anche ambienti che sanno evolvere e modificarsi a seconda delle necessità.
Nella scuola dell’infanzia, che sarà realizzata in un secondo momento, lo spazio è facilmente frazionabile consentendo attività in piccoli e grandi gruppi, mentre nella scuola primaria le aule diventano un luogo di appartenenza non autosufficiente, perché non tutte le attività vengono svolte all’interno della classe.
Grazie alle ampie vetrate, è forte il contatto con l’esterno e con il paesaggio e a separare le due scuole è l’agorà, un ampio spazio all’ingresso della scuola primaria, che potrà accogliere le riunioni, le feste e le attività di tutta la comunità scolastica. Nel progetto c’è spazio anche per la mensa, un luogo molto flessibile dove poter riorganizzare i tavoli e le sedute e sarà utile anche per lo svolgimento dell’attività in grandi gruppi o per lo sviluppo motorio.
L’edificio ha una grande copertura rivestita di gress porcellanato, lo stesso materiale che riveste anche gli sbuffi, con funzione di camini di ventilazione, mentre l’unico materiale che si stacca è quello dei frangisole verticali in legno che rimandano ai denti del capodoglio.
“Abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto, per il quale sono già disponibili 750mila euro di risorse comunali. La priorità è quella di realizzare immediatamente la scuola primaria, mentre l’asilo nido sarà realizzato in un secondo tempo. Fino a giugno gli alunni resteranno a San Miniato e in questo arco di tempo verranno effettuati i lavori più urgenti di messa in sicurezza della struttura di via Poggio a Pino, realizzata nel 1927. Gli interventi riguarderanno la rimozione completa del controsoffitto e la sua sostituzione con uno più leggero, lavori che dovranno essere conclusi ad agosto, per consentire ai bambini di essere in classe a partire da settembre. A questo iter ne seguirà un altro, parallelo, con l’avvio del percorso per la realizzazione di questa nuova struttura. Il primo tassello lo abbiamo posto con questo studio preliminare, a garanzia dell’impegno dell’amministrazione ad assicurare il futuro di una scuola in una frazione molto importante per il nostro territorio”.