Castelfranco 2016: salgono i matrimoni, popolazione stabile

28 gennaio 2017 | 12:59
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Castelfranco 2016: salgono i matrimoni, popolazione stabile

Tengono, malgrado tutto, i residenti a Castelfranco Di Sotto nell’anno appena conclusosi. Il bilancio dei residenti stilato come sempre dall’ufficio anagrafe registra una sostanziale parità. Poca cosa, si dirà, ma non del tutto scontata in un anno, il 2016, in cui con ogni probabilità il Comprensorio registrerà la prima frenata “sistemica” sulla crescita della popolazione, che lo scorso anno riguardò esclusivamente Montopoli.

I residenti complessivi del comune calano di tre sole unità: 13350 al 31 dicembre scorso, a fronte dei 22 in più che il comune aveva acquistato rispetto all’anno ancora precedente. Di fatto, come dicevamo, una tenuta, all’interno di un trend che se guardiamo indietro è ancora positivo: nel 2011, dato dell’ultimo censimento, i castelfranchesi erano 12904. Cambiano, di poco, alcuni equilibri interni alla cifra assoluta, ma in una cornice di oscillazione “normale” negli andamenti demografici: le donne, come da tempo nel comune, superano gli uomini, 6719 a 6631. Aumentano dopo il calo dello scorso anno, i residenti stranieri: nel 2014 erano 1830, all’inizio dell’anno scorso erano 1817, ora sono 1869, dati che con queste fluttuazioni devono essere presi comunque con cautela, considerando che parliamo innanzitutto di stranieri residenti, ma anche a partire dal fatto che in questi anni molte sono le richieste di cittadinanza da parte di soggetti che hanno maturato i requisiti; solo nel 2016 sono ben 85 gli stranieri divenuti nuovi cittadini italiani a tutti gli effetti.

Per il resto l’andamento demografico segue in tutto e per tutto dinamiche “da Belpaese”, con un invecchiamento progressivo della popolazione ed un fenomeno migratorio che, da essere una garanzia di crescita, ora riesce a malapena a permettere una tenuta della popolazione, che a Castelfranco nel 2016 registra 108 nascite (l’anno precedente erano 106, l’anno ancora prima 123) e 145 decessi (l’anno prima erano 164). Per il resto l’anno appena concluso è stato un buon anno per dirsi “si”, con 37 matrimoni (contro i 26 del 2015 ed i 27 del 2014) che ancora si svolgono prevalentemente di fronte ad un altare in chiesa (21) piuttosto che in comune (16). Di tutte queste celebrazioni, i matrimoni effettuati fra persone che fra loro avevano cittadinanza diversa sono 5. Ci sono però famiglie che finiscono: il dato (assolutamente parziale, in quanto non tutti effettuano tale procedura di fronte all’ufficiale di stato civile) enumera 5 divorzi e 2 separazioni, come lo scorso anno.

Comunità migranti. Le comunità più grandi restano quelle storicamente affermate nel comune, e le differenze sono minime rispetto all’anno scorso. Si consideri inoltre, come scrivevamo, che molti sono i migranti di seconda e terza generazione che negli ultimi anni hanno preso la cittadinanza italiana. Queste, comunque, le comunità più numerose: Albania (oggi 514, segnando un +1,58% sull’anno precedente), Senegal (387, in lieve calo), Marocco (325, in calo da alcuni anni), Romania (189, stabile) Cina (99, stabile), Pakistan (62, stabile), Georgia (45, stabile). Prevalgono, più o meno in quasi tutte le comunità straniere, i maschi, che nel complesso dei residenti stranieri sono 1023, contro 846 femmine.

Nilo Di Modica