Anno di crescita per musei e biblioteche a San Miniato

E’ un bilancio positivo che guarda al futuro quello dell’anno appena trascorso per il polo museale di San Miniato e delle sue tre biblioteche del capoluogo, di San Miniato Basso e Ponte a Egola. Sono infatti tutti positivi i numeri del 2016. Un trend in continua crescita con dati sull’affluenza che registrano il segno più in tutti i Musei civici, mentre l’attività del sistema bibliotecario si conferma tassello centrale nella rete provinciale Bibliolandia, con numeri importanti in aumento anche per l’anno 2016. Cifre che attestano l’importanza dell’ambito culturale all’interno della città di San Miniato, realtà in grado di coniugare arte, cultura e turismo. 

“Il potenziale del nostro sistema è enorme, quello che dobbiamo fare adesso è rilanciare la vocazione culturale del nostro territorio – dichiara il sindaco -. E per farlo dobbiamo essere propositivi, avere idee e rendere i nostri poli ancora più attrattivi in modo da incentivare i visitatori, offrendo loro qualcosa di più”. E proprio per incrementare l’attrazione verso i musei civici, nel 2016, grazie ad un finanziamento regionale è stato possibile avviare il concorso a premi “Il Museo in classe” (giunto alla sesta edizione), implementare il web-gis sul sito www.valdarnomusei.it con l’inserimento di percorsi trekking storico-naturialistici sul territorio, aggiornare e ristampare gli strumenti informativi e acquistare una serie di totem in touch-screen con i quali dare informazioni aggiornate ai visitatori. “Oltre agli investimenti dell’anno scorso, per il 2017 il progetto più importante riguarda il restauro del Loretino – spiega il direttore Vanni Desideri -. Grazie al finanziamento della Fondazione CRSM che riguarda il primo stralcio di interventi, sono già iniziati i lavori di adeguamento illuminotecnico e di costruzione dello strumento multimediale di informazione al pubblico”.

I musei
Tra i poli più visitati al primo posto resta La Rocca con circa 11mila presenze (500 più dell’anno precedente), al secondo il Museo della scrittura con oltre 4.700 presenze (in linea con il 2016), terzo il Palazzo Comunale oltre 3mila visite (circa mille più del 2014). Crescono anche gli ingressi dell’ultimo nato, il Museo dell’Area archeologica di San Genesio, attivo da maggio 2015, che in un anno e mezzo di attività ha raggiunto le 700 presenze. Ricco è anche il calendario degli eventi (La storia prende vita, Notte del pellegrino, Amico Museo…) e delle attività didattiche (laboratori all’Area archeologica di San Genesio, aperture straordinarie…) che, per il 2017, vedono già un significativo incremento con il coinvolgimento di oltre 200 classi.  

Le biblioteche

Boom di attività anche per il servizio bibliotecario comunale che, nelle tre sedi (San Miniato, San Miniato Basso e Ponte a Egola), fa registrare numeri in crescita. I prestiti totali si avvicinano ai 35mila in un anno, mentre gli iscritti (in tutto 4.350) incrementano di 1.138. A riscuotere grande successo sono gli incontri con le classi saliti a 432, in aumento anche per quanto riguarda le visite delle scuole all’Archivio storico comunale, mentre grazie all’attività della Cooperativa Itinera proseguono i progetti anche all’Archivio di deposito a San Miniato Basso.  Il sito della rete Bibliolandia (http://bibliolandia.comperio.it/) a cui le biblioteche del Comune di San Miniato sono collegate, consente di scaricare il catalogo e molte altre informazioni, inoltre permette di interrogare in contemporanea anche i cataloghi delle altre reti quali Reanet (Empolese), SDIAF (Firenze), Area Pisana e Livorno. I libri si possono prenotare on-line e chiedere la consegna in una qualunque delle biblioteche della rete. “L’amministrazione comunale vuole rilanciare il nostro sistema culturale, valorizzando e incrementando le ricchezze che possiede – commentano Gabbanini e Rossi -. Ripartire dalle scuole per costruire percorsi che vadano in questa direzione è una delle idee, come si può vedere anche dalla scelta del tema di quest’anno per il premio consiglio comunale che verte proprio sui Musei civici – e concludono -. Questi risultati sono importanti ma non dobbiamo fermarci qui: attrarre pubblico vuol dire rilanciare iniziative e proporsi per valorizzare un patrimonio così ampio”.

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