Padule di Fucecchio in salute secondo l’ultimo censimento

E’ uno stato di cose incoraggiante quello che viene fuori dall’ultimo censimento degli uccelli acquativi svernanti nel Padule di Fucecchio, che si conferma per fauna secondo in Toscana solo al complesso delle aree umide grossetane. I numeri, più elevati, ma complessivamente poco difformi da quelli registrati negli ultimi 5 anni. Trenta specie di uccelli acquatici rilevate per un totale di 13356 individui (nel 2016 le specie censite erano state 28 per un numero complessivo di uccelli pari a 11835); questi i risultati del censimento annuale, promosso a livello di grande regione biogeografica da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’ISPRA, che nel Padule di Fucecchio è stato organizzato dal Centro Ornitologico Toscano con il supporto locale del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio.

Anche quest’anno le concentrazioni maggiori sono state registrate all’interno della riserva naturale pistoiese (aree Le Morette e Righetti-La Monaca), dove sono stati censiti 10664 uccelli acquatici (quasi l’ottanta per cento del totale), fra cui 10377 anatre (il novantasette per cento di quelle osservate in tutto il Padule di Fucecchio) che qui trovano le migliori condizioni per la sosta diurna. Si tenga conto a tale riguardo che la riserva naturale pistoiese copre solo un decimo della zona umida. Il censimento si svolge nell’arco di una mattinata scelta, in un giorno di riposo venatorio, nella seconda decade di gennaio e consta di tre fasi distinte. La prima si svolge prima dell’alba nella base operativa (il Centro Visite della Riserva Naturale) e consiste nella pianificazione del lavoro. Nella seconda fase le squadre, composte da almeno un rilevatore abilitato e un collaboratore, raggiungono il settore loro assegnato ed ha inizio il conteggio degli animali, effettuato da terra e da natante. Alcune squadre operano da punti fissi panoramici, altre si muovono lungo percorsi prestabiliti. Il costante contatto radio consente di coordinare le attività e di segnalare in tempo reale eventuali spostamenti di uccelli da una parte all’altra dell’area di studio (che rischierebbero di essere conteggiati più volte). L’ultima fase, tornati alla base, è quella di aggregazione dei dati raccolti.
 
L’omogeneità dei numeri ottenuti nel medio periodo mostra – al netto delle variazioni che ogni anno derivano da oscillazioni naturali delle popolazioni e da fattori climatici – un elevato affinamento della tecnica di censimento, in un’area fra le più complesse della Toscana, per ampiezza e non facile praticabilità del territorio e per concentrazione, in alcune sue parti, di stormi di migliaia di uccelli.Quest’anno il censimento si è svolto il 17 gennaio ed ha visto il coinvolgimento di 10 rilevatori abilitati dall’ISPRA e 10 collaboratori. Il Padule di Fucecchio si conferma come una delle aree di maggiore importanza a livello nazionale per l’Alzavola. Da segnalare inoltre la presenza di 10 rare Morette tabaccate (proprio nell’area della riserva naturale che da esse prende il nome) e di 19 Cicogne bianche, il numero più elevato mai contato in inverno. Il Centro di Ricerca e il Centro Ornitologico Toscano ringraziano la Provincia di Pistoia e la Città Metropolitana di Firenze, il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, l’Azienda Agricola Castelmartini, l’ATC 16 di Pistoia e tutti i rilevatori ed i collaboratori che hanno contribuito alla buona riuscita del censimento. I dettagli del censimento sono consultabili al sito al seguente link.

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