Sul bus senza biglietto, bagarre a Castelfranco

A bordo ci sono una decina di persone, compresi alcuni minorenni. Il bus della Ctt Nord parte da Fucecchio alle 9, diretto a Pontedera. Poco dopo Santa Croce sull’Arno sale il verificatore dei titoli di viaggio, il controllore per intenderci: ben 8 di quella manciata di persone sono senza biglietto. Chiede i documenti: uno li porge, gli altri si rifiutano, alzano i toni, insultano, tentano la fuga. In interminabili minuti durante i quali il servizio pubblico si ferma. Autista e verificatore tengono la posizione, gli evasori – che usano un servizio senza pagarlo – non cedono. Passano i minuti che diventano mezz’ora, più o meno, alla fine della quale attorno all’autobus ci sono due auto della polizia municipale, una dei carabinieri e persino il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti che nota la scena e si ferma.

E’ lunedì 6 febbraio e a Castelfranco c’è il mercato. Molti di quella corsa sono diretti lì, un bel gruppo sale in piazza Matteotti a Santa Croce e si siede. Poco prima di Castelfranco arriva il verificatore. Constatata l’alta percentuale di occupanti sprovvisti di biglietto e vista lontana la rapida soluzione, chiede all’autista di fermarsi. Per prassi, il bus con a bordo il verificatore è seguito da un’altra auto: questa si ferma e arriva un altro addetto a cercare di risolvere la situazione. Ma i toni si alzano e quando passa un’auto della Municipale, i lavoratori la fermano. Neppure all’agente in servizio, però, i passeggeri mostrano i documenti. L’agente chiama un superiore con il quale la faccenda non si sblocca. Ecco, allora, che anche un’auto dei carabinieri arriva sul posto per provare a gestire la situazione. In quel momento passa il sindaco e sale anche lui sull’autobus le cui porte sono sempre rimaste aperte e dal quale, in più riprese, i passeggeri abusivi hanno provato a scendere. All’arrivo dei carabinieri, comunque, il clima si è disteso e i passeggeri hanno pagato il dovuto. 
Una folla e una foga che non è passata inosservata. Ma che, a sentire chi fa quella tratta, non è per niente inusuale. “E’ una delle tratte osservate speciali perché ci succedono episodi di tutti i tipi – racconta Yuri Taddei della Fit Cisl -. Anche se, ormai, le tratte ‘a rischio’ sono diverse e per diversi motivi. Non commento il singolo episodio perché non mi stupisce: sono mesi, ormai, che chiediamo attenzione sulla sicurezza. Ecco l’occasione per ribadirlo: quando lavoriamo non siamo al sicuro. Da un anno chiediamo al Prefetto, come parti sociali, di partecipare ai tavoli sulla sicurezza insieme ai rappresentanti istituzionali e alle forze dell’ordine perché anche noi possiamo portare un punto di vista: siamo sulla strada, conosciamo le dinamiche e vogliamo partecipare per proporre delle soluzioni”. Una, per esempio, cara alla Cisl è quella di tornelli sui bus, magari da sperimentare sulle corse e le tratte particolarmente sensibili. “Una soluzione che di sicuro aiuterebbe a eliminare l’evasione dei biglietti e a creare un’abitudine al pagamento del prezzo. Ma anche un deterrente almeno parziale agli atti criminali visto che, di rado, chi sale con l’intenzione di fare confusione o compiere reati paga anche il biglietto”. 

Elisa Venturi

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