Bertini e San Miniato tra tasse, lotta all’evasione e aspirazioni politiche

Non sarà più Geofor, da quest’anno, a gestire le bollette dei rifiuti e il recupero della Tari nel comune di San Miniato. Già dal mese di marzo arriverà una società esterna, che si è aggiudicata il bando aperto dal Comune della Rocca insieme a Pontedera e Bientina. È una delle novità principali che l’assessore Gianluca Bertini annuncia nella gestione delle imposte comunali. Un’occasione per fare il punto della situazione a metà del suo secondo mandato, dopo circa 7 anni nei quali Bertini ha gestito le delicate deleghe al bilancio e al personale. Un’occasione, però, anche per dare un primo sguardo al futuro, verso la scadenza del 2019 nella quale l’assessore non fa mistero di voler valutare l’ipotesi di un’eventuale candidatura a sindaco.

 Una società esterna per la tassa sui rifiuti
Il comune di San Miniato, intanto, arriva al 2017 con una revisione generale del sistema della riscossione e del recupero delle imposte comunali. Un sistema misto, che vede gli stessi uffici comunali impegnati nella lotta all’evasione, per recuperare le tariffe dei servizi non pagati e le altre imposte comunali: dalla vecchia Ici all’Imu, dal suolo pubblico all’imposta sulla pubblicità. Fa eccezione la Tari, come detto, per il quale il comune di San Miniato ha deciso di affidarsi ad una società esterna in forma associata con i comuni di Pontedera e Bientina. “La società vincitrice – spiega Bertini – gestirà sia la bollettazione che il recupero, già a partire dalla prima rata della Tari 2017. La società, inoltre, aprirà un proprio sportello all’interno del Comune che sarà disponibile almeno 3 o 4 giorni la settimana”.
La lotta all’evasione
E proprio la Tari, non a caso, è una delle imposte che più delle altre le famiglie preferiscono rimandare. “Alla fine di ogni anno – spiega Bertini – nelle casse del comune manca circa il 28% di Tari, come avvenuto anche nel 2016. Percentuale che si abbassa al 16% dopo due anni, a dimostrazione di come tanti cittadini provvedano già l’anno successivo dopo i nostri solleciti”. In questo momento, ad esempio, il comune deve incassare 1 milione e 256mila euro della Tari 2016, pari al 28% dei 5 milioni e 667mila complessivi. Un ammanco che si abbassa a 795mila euro per la Tari 2014.
Per ciò che riguarda invece i servizi a domanda individuale, l’Ici e le sanzioni al codice della strada, l’ammanco complessivo alla metà del 2016 era di 1 milione e mezzo di euro. A dispetto del particolare momento, economico, però, le mole di evasione sembra rimasta sostanzialmente stabile. “In questi setti anni da assessore, francamente – dice Bertini – non abbiamo visto grandi oscillazioni. Purtroppo tra i soggetti morosi ci sono anche degli insospettabili: persone che certo non hanno difficoltà economiche. Per un fatto di equità e rispetto nei confronti di chi paga è giusto perseguirle, offrendo al tempo stesso la possibilità di rateizzare per chi è in difficoltà”.
La rateizzazione delle imposte comunali: il nuovo regolamento
Dallo scorso gennaio, infatti, il comune ha varato il nuovo regolamento per la definizione agevolata delle imposte comunali, destinata a quei cittadini che abbiano ricevuto l’ingiunzione di pagamento. “La legge ha previsto la possibilità di una “rottamazione” agevolata delle cartelle di Equitalia, lasciando aperta la possibilità di fare altrettanto anche per le imposte la cui riscossione è gestita da altri soggetti. Per questo abbiamo provveduto all’approvazione del nuovo regolamento, destinato a chi abbia ricevuto un’ingiunzione di pagamento dal comune per la vecchia Tares, la Tari, l’Ici, l’Imu e l’imposta sulla pubblicità. Il regolamento permette la possibilità di rateizzare il debito abbattendo le relative sanzioni, prevedendo fino ad un massimo di 5 rate per un importo minimo di 100 euro. Il debitore, cittadino o azienda, può presentare domanda entro il 30 aprile indicando il numero di rate in cui intende suddividere il pagamento. Il comune dovrà poi rispondere entro il 30 giugno comunicando l’accoglimento o meno della domanda”.
La scomparsa dei trasferimenti statali
Il recupero della morosità, del resto, è diventato in questi anni un tema tutt’altro che secondario per i comuni, soprattutto in relazione ad un sistema in cui la spesa corrente dipende interamente dalla fiscalità locale. “Basti ricordare che nel 2009, quando sono diventato assessore – sottolinea Bertini – San Miniato riceveva dallo Stato circa 4 milioni, mentre nel 2016 siamo stati noi a dare allo Stato 600mila euro. Siamo riusciti a sopperire alla scomparsa dei trasferimenti grazie soprattutto alla revisione delle rendite catastali, insieme alla scelta di non contrarre nuovi mutui che ci ha permesso di liberare circa 1 milione di spesa corrente”.
Personale all’osso: mancano gli autisti
Una situazione che ha costretto il comune a ridurre la spesa corrente a discapito del personale. “Nel 2009 avevamo 202 dipendenti – riprende l’assessore -, adesso ne abbiamo 176 con solo 2 dirigenti. Il tutto nonostante il mantenimento dei servizi. La nostra speranza è che possa essere rivisto il meccanismo di ricambio del personale: oggi siamo bloccati al 25%, con la possibilità di far entrare un nuovo dipendente ogni 4 che se ne vanno. La richiesta di Anci è quella di passare al 75%. La dimostrazione emblematica delle difficoltà provocate da questa situazione è quello degli autisti per gli scuolabus: anziché esternalizzare il servizio come hanno fatto altri comuni noi abbiamo continuato a gestirlo direttamente, anche se il numero dei nostri autisti è comunque insufficiente. Questo ci ha costretto ad integrare il personale con una società esterna e quindi con un aggravio di costi”.
L’uscita dal project financing: gli scenari possibili
Guardando al futuro di San Miniato, una delle partite più delicate che hanno a che fare direttamente con la gestione del bilancio è quella del project financing. La risoluzione del contratto sarà regolata da un arbitrato attualmente in corso. “La sentenza è prevista prima dell’estate o in alternativa a settembre – spiega Bertini -. Nel caso di un esito positivo per noi, l’amministrazione tornerà automaticamente in possesso dei propri beni, altrimenti potrebbe essere previsto un indennizzo a favore del concessionario. Nel frattempo, comunque, abbiamo provveduto a rinnovare la convenzione per i parcheggi e per l’Hotel San Miniato”.
Un futuro da sindaco? “Ci sto pensando”
Ad ogni modo, il prossimo sindaco potrà guardare al comune della Rocca senza più vincoli legati al project. Inevitabile, a questo punto, una domanda sul futuro politico di Bertini, sul quale da mesi si vocifera di una possibile candidatura a sindaco. Candidatura che si porrebbe in perfetta continuità con la doppia legislatura di Vittorio Gabbanini. “Prima di tutto penso a finire questi due anni che mancano – mette le mani avanti Bertini – poi per il futuro vedremo. Detto questo, dopo 5 anni da consigliere e 10 da assessore, fa piacere che la gente ti incontri per strada chiedendoti ‘cosa farai da grande’. È una cosa che fa piacere ed è una possibilità che sto valutando”.

Giacomo Pelfer

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