Da alcuni giorni sono ricomparsi camper e roulotte all’interporto di San Donato. Poco meno di una decina di mezzi, arrivati nella mattinata di ieri (4 aprile) e destinati probabilmente a ripartire nella mattinata di domani: quanto basta, insomma, per evitare il limite delle 48 ore oltre il quale scattano multe e sanzioni.

È il sistema, ormai collaudato, che alcune carovane di nomadi sembrano aver messo a punto per rimanere in zona evitando multe e grattacapi: una sorta di “migrazione” a stretto raggio, spostandosi di volta in volta tra un comune e l’altro, sempre rigorosamente nell’arco delle 48 ore. A dimostrarlo è proprio il caso dell’interporto, dove una prima carovana era arrivata nella giornata di sabato per poi ripartire lunedì, dando praticamente il cambio all’altro gruppo arrivato ieri mattina.
I gruppi in questione sarebbero ormai una vecchia conoscenza dei comuni del Cuoio: si tratta di nomadi di cittadinanza italiana, con residenza in Sicilia, che da un po’ di tempo hanno preso “casa” nei vari parcheggi del comprensorio. Una situazione ben conosciuta dalle amministrazioni comunali che, tuttavia, fino allo scadere delle 48 ore non hanno strumenti concreti per poter intervenire. Per il comune di San Miniato, in particolare, la questione si inserisce nel grande tema legato all’interporto, per il quale si sta cercando da tempo un maggior decoro. A questo scopo sono attesi i lavori del supercondominio, ormai alle porte (leggi qui Lavori anti degrado all’interporto, sbarra contro i nomadi), che permetteranno di chiudere con una sbarra l’accesso al grande parcheggio infondo all’area logistica, da sempre tra i luoghi preferiti anche per l’abbandono indiscriminato di rifiuti. (g.p.)

 

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