Nuovi tracciati, d’acqua e terra, per un’altra Francigena foto

“I nostri territori ne hanno di spunti – dice Alessio Spinelli. – E l’idea è quella di darne ai turisti uno in più”. Nasce da qui il percorso alternativo della via Francigena, in un tracciato più lungo di quello attuale, pensato per far far conoscere il Padule (qui L’altra Francigena scorre in Padule, pellegrini in barca). Capofila del progetto, sottoscritto oggi 7 aprile a Fucecchio, è il comune di Ponte Buggianese. Coinvolto anche Altopascio. I tre sindaci Alessio Spinelli, Pier Luigi Galligani e Sara D’Ambrosio hanno dato qualche anticipazione. Un protocollo d’intesa per chiedere alla Regione Toscana l’approvazione di un percorso alternativo, una sorta di variante aggiuntiva alla tappa regionale numero 7 della Via Francigena. L’obiettivo è quello di consentire ai pellegrini che percorrono l’antico tracciato tra Canterbury e Roma di poter apprezzare le bellezze naturalistiche del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla, attraverso percorsi pedonali, ciclabili e lungo le vie d’acqua.

“Per noi è un onore – ha detto il sindaco di Ponte Buggianese -. La Francigena non passa da noi, ecco che ancora più ci fa onore questa cosa, alla quale noi contribuiamo con l’ospitale per pellegrini all’antica dogana del capannone, l’edificio più antico che abbiamo nel comune e che è già operativo grazie ai lavori effettuati. Questo progetto ci rende possibile valorizzare un’area fondamentale come è il lago di Sibolla. Non è una alternativa o sostituzione alla Francigena, quello che abbiamo in mente, ma una variante alla Francigena”. Questo progetto accrescerebbe anche l’utilizzo da parte dei pellegrini di alcune strutture di ospitalità che si trovano lungo il percorso, sia sul tracciato storico, come quelle presenti ad Altopascio e a Ponte a Cappiano, sia sul percorso alternativo come la Dogana del Capannone.

Come hanno ricordato i tre sindaci, qualora la Regione approvasse la richiesta i pellegrini avrebbero la possibilità di usufruire di un percorso che in gran parte si snoda lontano dalle strade ad alta intensità di traffico veicolare, fatto principalmente di camminamenti arginali, e che permette di osservare paesaggi unici come le sfagnete del Lago di Sibolla (le più a sud in Europa) e gli specchi d’acqua del Padule di Fucecchio, popolati nel periodo primaverile da oltre 200 specie di uccelli. “Un’idea – aggiunge la sindaca di Altopascio – che è una bella esperienza di collaborazione fra comuni e fra tre provincie. Un progetto complessivo che avrà un’importanza fondamentale per Altopascio, con una storia di ospitalità. Fino ad un’area naturalistica come quella di Sibolla che è fondamentale. C’è un’ipotesi di via d’acqua dal capannone al Ponte a Cappiano, oltre che un itinerario alternativo pedonale e ciclabile. Questi due tracciati saranno al centro di una proposta che i tre comuni faranno alla regione per ulteriori sviluppi della retebdella Francigena”.. Si tratta quindi si un percorso che rappresenterebbe un valore aggiunto per la via Francigena andando ad arricchire l’offerta turistica e culturale della tappa 7 e dell’intero tracciato toscano.

Nilo Di Modica

 

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