Carismi, Cariparma è alle porte, ma serve ancora tempo

Centocinquanta milioni di euro per l’aumento di capitale che serve a salvare la Cassa di Risparmio di San Miniato, di tanto si parla in queste ore.

A mettere queste risorse economiche potrebbero essere i francesi di Credit Agricole, in parte attraverso il ricorso al fondo di garanzia Atlante. Il salvataggio di Carismi, almeno a parole sembra essere vicino anche se questo vorrà dire che la banca verrà nella pratica assorbita dal gruppo francese che sembra essere sempre più intenzionato a potenziare la propria rete sul suolo italiano.
A riferirlo è il Sole 24 ore in edicola da questa mattina, che spiega anche come CariParma, il soggetto da cui arriva l’offerta anche se è un istituto recentemente assorbito da Credit Agricole, avrebbe guadagnato credibilità rispetto a Barent’s e rispetto all’offerta della cordata De Bustis. Stando a quanto riferito in ambiente finanziario, si sarebbe alle battute finali, ma questo nel corso del 2016 e del 2017 fino ad oggi, ci è stato raccontato già molte volte sia dagli ambienti Carismi che da altri. Adesso però sull’offerta transalpina arrivata a Carismi attraverso CariParma dovrà pronunciarsi l’organismo di controllo di Banca d’Italia per valutare la sostenibilità dell’operazione e del piano industriale.
Intanto però sembra essere certo che se dovesse entrare Credit Agricole, la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato dal 54 per cento attuale di quote, diventerà socio minoritario, con un pacchetto di appena il 10 per cento.
Qualora l’ingresso di Cariparma dovesse concretizzarsi, vi sono in ballo anche altre due questioni: il timore di un assorbimento totale della banca da parte del gruppo transalpino e una possibile ristrutturazione dei numeri occupazionali. Infatti gli accordi sindacali che prevedevano una riduzione del personale attraverso una serie di prepensionamenti e accompagnamenti con scivoli e ammortizzatori per arrivare alla pensione potrebbe essere oggetto di nuove trattative o questo almeno è uno dei timori dei rappresentanti dei lavoratori.

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