Ha esenzione e priorità ma servono 7 mesi per un’ecografia

“Devi avere pazienza, tempo libero da perdere coi centralini, soldi disponibili per pagare le visite e magari una salute di ferro. A quel punto puoi avere a che fare con il centro prenotazioni” . Disavventura sanitaria per un fucecchiese all’ospedale di Empoli, di quelle che ormai sempre più entrano spesso di forza nella quotidianità di molti, con le inevitabili polemiche sullo stato del servizio sanitario pubblico sul fronte delle prenotazioni e dei tempi d’attesa.

A finire vittima della burocrazia sanitaria questa volta è stato Leandro Turolla, un pensionato, per la prenotazione di una visita con priorità D (30-60 giorni) al quale il centro prenotazioni ha risposto dando un appuntamento ad oltre sette mesi di distanza. “Sette mesi, mi chiedo se questo debba essere considerato normale – spiega il protagonista di questa vicenda. – L’8 aprile scorso ho prenotato un’ecografia all’addome completo con esenzione e priorità entro i 60 giorni. L’appuntamento mi è stato dato per il 2 novembre alle 12,50 a San Miniato. Robe da pazzi”. Un fenomeno, purtroppo, molto comune, che come sempre in questi casi si è accompagnato ad una risposta più che celere nel momento in cui si è data la disponibilità di pagare. “Ovviamente richiamando tempo dopo, pagando una visita e quindi rinunciando all’esenzione, mi è stato proposto appuntamento alle 10,30 del giorno stesso, all’ospedale di Empoli. Una prassi che comunque è lecita. Mi sarebbe costato 92 euro – continua Turolla nel suo racconto. – Non dandomi la garanzia che sarebbe stata presente la dottoressa di mia fiducia, alla fine mi sono rivolto direttamente ad una clinica di Sovigliana, dove al medesimo costo mi hanno assicurato il servizio, anche in quel caso, subito. Mi chiedo però se questo trattamento è giusto. Come mi chiedo come sia possibile organizzare un servizio prenotazioni in cui, se ci sono problemi o richieste di chiarimento ulteriori, non è possibile andare oltre il centralinista. Alle mie ripetute richieste di poter parlare con dirigenti o responsabili ho ricevuto solo dinieghi. Tutto questo non è accettabile”. Poblemi non nuovi, sempre ad Empoli. “Non è la prima volta che mi succede – continua Turolla – ogni volta che c’è da prenotare una visita la stessa storia, spesso condita anche da lunghissime attese al telefono, alla linea che misteriosamente cade dopo vari minuti e ai continui rimpalli fra operatori quando si chiede qualche informazione in più. Il fatto poi che tutto si risolva quando si è disposti a pagare è disdicevole. E chi non può permetterselo cosa dovrebbe fare?”. 

Nilo Di Modica

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