





E’ festa per il popolo insuese di Fucecchio. Sant’Andrea conquista il Palio 2017, riportando il Cencio in contrada dopo 5 anni, al termine di una corsa emozionante dove l’accoppiata tra Gavino Sanna e il cavallo Tiepolo è riuscita a mettere dietro tutti ribaltando i pronostici.
Incontenibile la gioia del popolo insuese, che al termine della corsa ha invaso e colorato la pista di centinaia di foulard rossoverdi, accalcandosi attorno all’ambito Cencio che da stasera sarà conservato nel quartier generale di Sant’Andrea, nel piano centro storico della città. Una gara emozionate quella che la Buca ha regalato a contradaioli e spettatori. Una gara dove a sorpresa era stata l’accoppiata “made in Fucecchio” di Torre ad andare subito in testa, per buona parte della corsa, grazie al fantino di casa Adrian Topalli e al cavallo Red Riu. Dopo circa un giro e mezzo, però, l’incredibile progressione di Sant’Andrea recupera la coppia biancazzurra e la supera mentre questa inizia a perdere terreno per poi finire in quarta posizione. Alla fine, il nerbo issato verso il cielo da Sanna sul rettilineo d’arrivo fa scattare la festa dei contradaioli rossoverdi. Alle spalle della vincitrice c’è un’inaspettata Masserella, considerata alla vigilia tra le contrade destinate ad un Palio anonimo. Solo quinto posto, invece, per la favorita Ferruzza, che anche quest’anno non è riuscita a scrollarsi di dosso la cuffia della “nonna”. (continua a leggere dopo il video)
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Come sempre la mossa ha regalato momento di tensione e di attesa, con il mossiere Gennaro Milone che ha dovuto richiamare più volte l’allineamento. Alla fine l’ordine d’arrivo è stato il seguente: Sant’Andrea (Gavino Sanna su Tiepolo), Massarella (Giuseppe Zedde su Santu Padre), Porta Bernarda (Dino Pes su Nanneddu), Torre (Adrian Topalli su Red Riu), Ferruzza (Andrea Mari su Qantu Alese), Querciola (Simone Mereu su Tale e Quale), Cappiano (Enrico Bruschelli su Contestetou), Samo (Valter Pusceddu su Melantò de Aighenta).
Seconda batteria
Sant’Andrea aveva già dimostrato di poter fare la voce grossa durante seconda batteria, dominata e vinta rimanendo sempre in testa alla corsa. L’ordine di partenza vedeva subito le rivali accoppiate l’una a fianco all’altra: Porta Bernarda e Porta Raimonda, poi Sant’Andrea e ancora due rivali, Cappiano e Ferruzza, seguite da Borgonovo di rincorsa. Una mossa quanto mai complicata per il mossiere Milone, costretto a richiamare i fantini decisi a tenere a bada i “colleghi”, specie quelli delle contrade nemiche. Situazione che ha surriscaldato gli animi anche sugli spalti, con alcuni momenti di tensione subito sedati. Dopo una prima falsa partenza, Cappiano si è allontanato dalla pista per curare il proprio cavallo, Contestetou, ferito da un piccolo taglio ad una gamba che è stato necessario controllare.
Una volta tornati al canape è arrivata la mossa valida, con Sant’Andrea che si è portata subito in testa mantenendo il controllo della corsa, mentre alle spalle le posizioni si sono avvicendate più volte. Buona la progressione iniziale di Borgonovo che dall’esterno è riuscito ad ottenere la seconda posizione, per poi perdere terreno nel corso dei due giri. Bella anche la prova di Cappiano, artefice di un’ottima accelerata nel secondo giro, mentre Porta Raimonda, al contrario, non ha mai preso parte alla disputa per le prime quattro posizioni. Al di sotto delle aspettative la corsa di Ferruzza. Questo, alla fine, l’ordine d’arrivo: Sant’Andrea (Gavino Sanna su Tiepolo), Porta Bernarda (Dino Pes su Nanneddu), Cappiano (Enrico Bruschelli su Contestetou) e Ferruzza (Andrea Mari su Qantu Alese). .
La prima sorpresa di questa edizione, dunque, è stata sicuramente l’eliminazione di Porta Raimonda (Jonatan Bartoletti su Quisario) e Borgonovo (Andrea Chessa su Nottifrimmesmai), indicate alla vigilia tra le favorite della vigilia alle spalle di Ferruzza.
Prima batteria
Una gara senza particolari colpi di scena quella della prima batteria, dove Querciola (con Simone Mereu sul cavallo Tale e Quale) parte subito forte di rincorsa superando il gruppo e mantenendo il vantaggio fino al termine dei due giri. A tallonare i verdearancio sono prima Samo e poi Massarella, seguito da Torre, mentre Le Botteghe, con l’accoppiata Massimo Columbu su Suelzu de Mores è rimasta attardata già dopo il primo giro senza più recuperare. Alla fine l’ordine d’arrivo vede Querciola al primo posto seguita da Massarella (Giuseppe Zedde su Santu Padre), Samo (Valter Pusceddu su Melanto’ de Aighenta), Torre (Adrian Topalli su Red Riu), e Botteghe eliminata.
Il clima e l’estrazione delle batterie
Un clima subito rovente quello della Buca del Palio, con tanti contradaioli arrivati fin dalle prime di un pomeriggio caldo e assolato. Un pomeriggio come sempre carico di emozioni per i fucecchiesi. Poche ore chiamate a riassumere un intero anno di vita e di passione nelle contrade. Dopo i saluti di rito, tra i quali anche quelli del vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, sono iniziate le operazioni in vista delle due batterie.
Due sfide che hanno visto subito tre abbinamenti fra contrade rivali. Leggermente avvantaggiate le contrade della prima batteria, che potevano contare su una corsa a 5 dove solo l’ultima classificata veniva eliminata in vista della finale, a causa dell’assenza della contrada San Pierino. Nella prima griglia di partenza, quindi, si sono incontrati subito Samo, Botteghe, Querciola e le due frazioni rivali Torre e Massarella. La seconda batteria, invece, ha messo al canape insieme Sant’Andrea, Ferruzza, Porta Raimonda, Cappiano, Borgonovo e Porta Bernarda, con un interessante incrocio fra le rivali Raimonda-Bernarda e Ferruzza-Cappiano.
Giacomo Pelfer
Nilo Di Modica
Serena Di Paola