Caso Conad, l’esposto M5S arriva anche in Procura

I Cinque Stelle di Montopoli non mollano la presa sul caso Conad. Dopo l’esposto alla Corte dei Conti presentato lo scorso settembre, gli esponenti del movimento fanno sapere di aver inviato un sollecito, interessando della questione anche la Procura della Repubblica di Pisa. Il tutto per contestare la nuova struttura di stoccaggio sorta a fianco del vecchio magazzino: l’ormai celebre “torre” che tanto sta facendo discutere, sia per la sua classificazione come semplice “volume tecnico” sia per un presunto conflitto d’interessi che, a detta del movimento, pesa sull’intera procedura.

Da qui il documento, a firma dei consiglieri Luca Potì ed Erica Raffaelli per “verificare – si legge – la sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche”. Il sollecito è stato inviato, quindi, in concomitanza con la prsentazione del nuovo magazzino che si è tenuta ieri mattina (leggi qui Il futuro di Conad del Tirreno è a Montopoli – Foto e video).
“Ieri si è tenuto, ovviamente a porte chiuse, un incontro per presentare ai giornalisti il nuovo progetto Conad. Ci toccherà leggere il giornale, come sempre – dicono i Cinque Stelle – per sapere cosa intende fare ed ha fatto la nostra amministrazione. Dal canto nostro, l’esposto presentato alla Corte dei Conti a Settembre 2016 è stato sollecitato ed inoltrato alla Procura di Pisa nella speranza di avere una risposta in tempi ragionevoli. Il progetto resta a nostro avviso inopportuno e la procedura intrisa di conflitto di interessi. Qualora nessuna risposta venga data in tal senso, invitiamo i cittadini ad ingrandire le loro proprietà con stanze armadio automatizzate, dispense automatizzate o garage automatizzati dichiarandoli locali tecnici”.

 

Conad in difficoltà a Lucca: 15 posti a rischio
Mentre a Montopoli Conad del Tirreno si amplia e cresce, in terra lucchese il nome di Conad è legato soprattutto alla difficoltà del punto vendita di via Diaz. Sono infatti tempi duri per i 15 dipendenti del punto vendita che a fine mese vedranno il loro luogo di lavoro di San Filippo abbassare per sempre le saracinesche. Una notizia che non è stata certo un fulmine a ciel sereno: vista la drammaticità della situazione, causata soprattutto dall’apertura di altri supermercati nelle zone adiacenti, il rischio che il punto vendita chiudesse i battenti era nell’aria già da tempo. Adesso il clima si è fatto più rovente perfino dell’afa di questi ultimi giorni. La speranza che era stata data a lavoratori e sindacati, infatti, era che comunque la chiusura non sarebbe avvenuta prima di settembre. Ieri (21 giugno) durante un incontro è stata invece confermata la decisione dell’azienda di anticipare i tempi, scatenando forte preoccupazione tra i lavoratori impiegati. Una doccia fredda. La società Margherita Srl – proprietaria anche della Conad in via Einaudi a Sant’Anna – ha rassicurato i sindacati sul fatto che, comunque, i dipendenti non perderanno il posto di lavoro e che saranno reimpiegati in altri punti vendita. Ma non alle condizioni precedenti. E su questo punto i rappresentanti dei lavoratori sono pronti a dare battaglia. I sindacati incontreranno nuovamente i rappresentanti dell’azienda la prossima settimana: confronti sono già stati fissati lunedì e venerdì per cercare di raggiungere un accordo sul futuro dei lavoratori. Le sigle si dicono preoccupate, soprattutto perché sostengono che anche l’altro punto vendita a Sant’Anna non starebbe affrontando un momento roseo.

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