
A Rolando Mencacci, scomparso a fine marzo e molto conosciuto ed apprezzato nella sua Corazzano, verrà presto intitolata un’area a verde e cioè quella in via Zara (nei pressi del campo sportivo), dove trova spazio anche il fontanello. Lo ha deciso la giunta comunale guidata dal sindaco Vittorio Gabbanini, in attesa del nulla osta della prefettura.
Ma chi era Rolando Mencacci? Spiegarlo agli abitanti di Corazzano è quasi superfluo, visto che Rolando lo conoscevano tutti.
Ecco il curriculum vitae che ne dà il Comune di San Miniato: Rolando Mencacci è nato a Collegalli nel Comune di Montaione , l’undici maggio 1948, in una famiglia di contadini. Nel 1962 si è trasferito a Corazzano nel Comune di San Miniato, dove ha vissuto per tutta la vita insieme alla sua famiglia. Dopo la scuola elementare, Rolando ha lavorato a Fucecchio, in un calzificio. Nel 1973 è stato assunto come operaio alla Piaggio di Pontedera, dove è rimasto per 35 anno fino al 2008, quando è andato in pensione. Rolando è stato una persona semplice, silenziosa, ricca di volontà e con grande responsabilità verso il bene comune, rispettoso delle regole della comunità e sempre pronto a prodigarsi per gli altri. Spazzava dalla parrucchiera e dal barbiere, portava via il vetro dall’osteria locale “La Taverna dell’Ozio”, dava una mano ai dispensieri del circolo e del bar nelle pulizie. Tutto per volontariato, tutto gratuitamente, solo per il piacere di farlo. Aveva un sorriso per tutti e una partecipazione attiva per ogni famiglia che gli chiedeva solidarietà. Rolando Mencacci è stato anche una significativa ed eccellente figura in tutte le associazioni del paese. Ha fatto il segnalinee nella squadra di calcio del Corazzano per tutta la vita e si è spinto anche per diverse stagioni nella squadra del San Miniato. Ha vissuto e condiviso la storia dell’associazione sportiva locale dalla 3^ alla 2^ categoria nei campionati amatoriali e nella rappresentativa Valdegola over 40. Ha recitato per ben 13 anni nella compagnia teatrale amatoriale trasmettendo, attraverso la sua fine ironia, momenti di gioia e tranquillità a tutti. Ha contribuito, insieme al gruppo feste, alla riuscita della “Festa del tartufo”, della gara di Miss Italia, del 1° maggio, delle cene di solidarietà per chi aveva bisogno organizzate nel circolo di Corazzano. Ha fatto il cameriere per 15 anni nel piccolo ristorante “Fuori porta”, durante la Mostra Mercato del Tartufo Bianco a San Miniato. È sempre stato presente a guidare la processione per la festa di Santa Eurosia, patrona delle campagne, che ogni anno si celebra per le strade di Corazzano, e ha lavorato per la corsa in notturna organizzata dal consiglio pastorale. Mencacci è morto a Corazzano il 31 marzo 2017, all’età di 69 anni.