I Fratres premiano l’esercito dei 69 donatori – I nomi

12 settembre 2017 | 14:28
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I Fratres premiano l’esercito dei 69 donatori – I nomi

Una festa per chi si è messo a disposizione degli altri attraverso la donazione di sangue. Si svolgerà in piazza Vittorio Veneto alle 17 del 16 settembre la premiazione dei 69 donatori di sangue Fratres che hanno raggiunto particolari traguardi nel donare in maniera gratuita e volontaria il proprio sangue in favore di quanti ne hanno bisogno spesso per salvarsi.

Alla manifestazione, un festa per la grande generosità dei donatori, vi saranno anche i giovani sbandieratori e musici delle 12 contrade del Palio di Fucecchio, che anche quest’anno hanno voluto essere presenti proprio per ruconoscenza al Gruppo Fratres la matrice e la nascita di questa manifestazione nel lontano 1981. Questi i nomi delle donatrici e dei donatori che verranno premiati.

Tiziana Adamo, Silvano Alpini, Mario Bachi, Sandra Bachi, Sara Bachi, Kety Belfiore, Piero Bertini, Guido Bigeschi, Maria Grazia Boldrini, Massimiliano Bunhe, Giorgio Campani, Marilena Caponi, Tamara Cappellini, Carmela Caputo, Elena Carli, Sonia Carli, Massimiliano Cartocci, Domenico Caturegli, Stefano Caverni, Elisabetta Cenatiempo, Massimo Chilin, Massimo Ciomei, Enrico Costagli, Lara Del Pasqua, Daniele Donnarumma, Sabina Equestri, Danilo Fabris, Ennio Fialdini, Ilaria Gabbanini, Agostino Ganu, Annalisa Genduso, Franco Gini, Vania Gonnelli, Alessandro Grossi, Gaetano Guarnieri, Alice Innocenti, Francesco Lami, Aymet Leal, Andrea Leoncini, Stefano Lisi, Antonino Lucchese, Giovanni Magnani, Natalie Martini, Alessandro Masoni, Annalisa Meacci, Francesco Meacci, Olga Melnic, Rita Montanelli, Erika Morelli, Marco Mori, Luca Nannei, Sergio Paghi, Avni Qama, Salvatore Raneri, Marilina Reppucci, Antonella Ricci, Eugenio Rinaldi, Carmela Rivituso, Manuel Russoniello, Alessio Sabatini, Ivan Sainati, Gabriele Santi, Giuseppe Seminara, Soldaini Fabio, Stefania Tavanti, Pietro Tozzini, Riccardo Vanni, Alessandra Vignozzi, Riccardo Vignozzi.
La consegna di questi riconoscimenti non vuol significare un premio per il numero delle donazioni, bensì essere una testimonianza di come si possa donare un poco di noi stessi in favore delle tante persone che soffrono e che hanno bisogno del sangue e degli emocomponenti per essere curati, un esempio rivolto a coloro che ancora non sentono la necessità di donare. Il consiglio direttivo in carica ringrazia e lo farà meglio durante la celebrazione tutti i donatori e le donatrici di sangue per essere tali.