La Serra, tendone in vendita: associazione e Arci pronti a comprare

Più informazioni su

Ha tenuto banco, anzi, tavolo apparecchiato, per oltre quattro anni, anche sotto la proprietà del comune. Ma adesso una nuova “svolta” vede protagonista il tendone delle feste, che da anni anima la frazione della Serra con varie sagre che concorrono alla costruzione della nuova Casa del Popolo. Gestito negli ultimi 4 anni dall’associazione di secondo livello “La Serra insieme”, che riunisce sotto di se tutte le realtà associative della zona, all’ultimo consiglio comunale di giovedì scorso il tendone, insieme al terreno, è tornato oggetto di discussione per la messa in vendita. (foto di archivio scattata durante la presentazione della stagione del tartufo 2015 allestita nel Tendone)

Il comune ha infatti deciso, dopo la scadenza al 31 dicembre dello scorso anno dell’ultima convenzione fra amministrazione e associazione, di far cadere la pubblica utilità del sito, dando mandato di rimuovere il tendone e mettere il terreno in vendita. Una decisione che la maggioranza motivava con la fine dell’utilità pubblica di tendone e terreno nella situazione complessiva della frazione, nel frattempo mutata. Deliberazione, che fra le tante voci critiche che in consiglio si sono espresse sulla gestione dell’intera vicenda da parte di alcune delle opposizioni, è comunque passata con l’astensione anche di quest’ultime, oltre che con l’accoglimento di alcuni emendamenti proposti da parte della consigliera di Immagina San Miniato Laura Cavallini. “Un modo per ristabilire la verità dei fatti, al termine di una vicenda che in questi anni ha visto innanzitutto al centro di tutto l’interesse di cittadini che ogni giorno hanno fatto vivere quel luogo, spendendosi ed impegnandosi – ha dichiarato la Cavallini. – Un tendone, ma soprattutto un terreno, che sono vincolati da un piano attuativo ben preciso visto chein quell’area si attende la costruzione di una struttura polivalente votato alla socialità, alla cultura e all’aggregazione. Un piano che evidentemente non poteva essere messo in atto finchè la situazione sarebbe rimasta così come era adesso”.
Dal punto di vista politico il segretario del Pd di san Minaito e consigliere comunale Simone Giglioli spiega:“Nel 2012 iniziammo questo percorso per salvare il tendone in solitudine noi del Pd. Ora dopo 4 anni sono venuti sulle nostre posizioni, la delibera è passata senza voti contrari, neanche il centro destra si è opposto. Noi non abbiamo cambiato posizione. Semmai le opposizioni hanno stemperato le loro”. Poi Giglioli aggiunge: “Abbiamo accolto l’emendamento di Cavallini perché oggettivamente migliorativo”.
Motivazioni a parte, si apre adesso una fase dagli esiti (quasi) scontati che inevitabilmente vedrà della partita il circolo Arci, la cooperativa proprietaria della vecchia Casa del Popolo e forse la stessa associazione La Serra insieme. Il terreno, infatti, oltre ad essere vincolato nelle finalità, è anche chiuso da altre proprietà sempre legate al nascente circolo. Al netto delle sempre possibili speculazioni, il tutto resta appetibile soprattutto per i vecchi proprietari a cui il bene fu confiscato per abusivismo, in primis il circolo stesso, che adesso per la cifra pattuita di 19600 euro potrebbe semplicemente riprenderselo. Dal canto suo Tibero Mannaioni, presidente della Casa del Popolo, non fa ovviamente mistero di tale interesse. “Seguiamo l’intera vicenda con molta attenzione e ovviamente siamo interessati a riprenderci il terreno e ricominciare – dice – ciò che ci preme, in ogni modo, è capire che piega prenderà l’intera vicenda in tempi compatibili a prendere delle decisioni. A primavera, come sempre, l’attività del circolo riprenderà con la prima delle sagre che in questi anni hanno animato la nostra bella frazione. Noi vogliamo capire cosa succederà. Mancano solo quattro mesi”. Data la particolarità della situazione fonti attendibili parlano di un interesse da parte del comune ad andare a trattativa privata, anche se non è affatto da escludere che invece a decidere il destino di quel luogo sia un bando pubblico e aperto a chiunque vi ravvenda un interesse diretto o indiretto. In questo secondo caso, forse, potrebbero emergere nuove sorprese. I prossimi mesi, quasi sicuramente entro aprile (Sagra dei Baccelli) risolveranno forse una volta per tutte l’intera vicenda.

Nilo Di Modica

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.