San Miniato 2018: Tari più leggera e lavori per 4 milioni

Tari più leggera e tariffe invariate nel bilancio di San Miniato, insieme ad un elenco di investimenti superiore ai quattro milioni. È quanto prevede il bilancio di previsione 2018 approvato nel consiglio comunale di ieri (28 dicembre) e presentato stamani da tutta la giunta comunale.

Un bilancio che congela tariffe e aliquote comunali anche per il nuovo anno, a cominciare da quelle per i servizi a domanda individuale, con una leggera riduzione della Tari per le utenze domestiche e un innalzamento della fascia di esenzione sui redditi Irpef da 10mila a 10.500 euro. Il risultato complessivo è un bilancio da oltre 33 milioni di euro, nel quale spicca l’accensione di un mutuo da 1 milione e 500mila euro necessario alla costruzione della nuova scuola di Ponte a Elsa e di due nuove rotatorie e San Miniato Basso. Il tutto, però, senza pesare troppo sulla riduzione del debito che al 1 gennaio 2018 si attesterà sui 5,5 milioni. Tra le altre opere pubbliche ci sono i cimiteri e il nuovo lastricato da piazza Grifoni alla Loggetta del Fondo, “a patto che non ci siano lungaggini nella trattativa con associazioni e commercianti”, precisa il sindaco Vittorio Gabbanini. Niente da fare invece per piazza del Popolo: quello che sembrava destinato ad essere il progetto simbolo di questo mandato passerà in eredità al futuro sindaco.

Numeri e tariffe
“La particolare situazione del nostro territorio, che conta ad esempio 515 chilometri di strade e ben 27 edifici scolastici, influisce inevitabilmente sulle scelte del bilancio – afferma l’assessore Gianluca Bertini -. A causa della riduzione di risorse e delle maggiori spese dovute al rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, si partiva quest’anno da circa 600mila euro di entrate in meno, recuperate con l’efficientamento energetico che ha permesso risparmi di spesa e con la gestione associata di servizi”. Alla fine, complessivamente, le entrate stimate per la parte corrente ammonteranno a circa 22 milioni, di cui 5 derivanti dall’Imu e altrettanti dalla Tari, in una manovra che complessivamente muoverà a pareggio 33 milioni e 491mila euro.
Tutte le tariffe, come detto, restano congelate, così come l’Imu, la Tasi e le aliquote Irpef, anche se la facia di esenzione viene elevata di 500 euro (fino a 10.500 euro di reddito annuo). “Le tariffe della Tari, come previsto dalla normativa, saranno approvate entro la fine di febbraio – dice Bertini – ma prevediamo un leggera riduzione”. “Sono segnali importanti – aggiunge Gabbanini -: questo comune riesce a non far rimanere indietro nessuno facendo risparmiare i cittadini con bollette meno pesanti”.

Un mutuo per il 2018: in arrivo anche 2 nuovi scuolabus
Un capitolo che sta particolarmente a cuore al sindaco Gabbanini è quello dei mutui, dove a fronte di un indebitamento che nel 2009 ammontava ad oltre 22 milioni, l’amministrazione è riuscita in questi anni, evitando l’accensione di nuovi mutui, a ridurre il debito a 5,5 milioni. “Quando sono arrivato – ribadisce Gabbanini – c’erano 22 milioni di servizi in meno. In questi anni ne abbiamo restituiti più di 16: di sicuro non lasceremo a chi ci succederà la stessa situazione che abbiamo trovato no”. Il basso livello di indebitamento, del resto, consentirà stavolta di accendere un mutuo da 1 milione e mezzo di euro, che servirà la nuova scuola Collodi di Ponte a Elsa, l’acquisto di due nuovi scuolabus e la realizzazione di due rotatorie.

Scuola, cultura e sociale
Restano invariati anche i capitoli di spesa per i servivi educativi e l’assistenza sociale. “Lo stanziamento iniziale sarà di 1 milione e 1200mila euro – spuiega l’assessore David Spalletti – dopodiché saranno fatte verifiche periodiche con la Società della Salute per eventuali integrazioni. Lo scorso anno siamo arrivati ad 1,2 milioni”. “In tutti questi anni – aggiunge il vicesindaco con delega alla cultura e alla scuola Chiara Rossi – quello che ha caratterizzato l’amministrazione è stata l’attenzione e la sensibilità per i cittadini più piccoli, dando gli stessi servizi e garantendo standard qualitativi molto alti. Per quanto riguarda la cultura, nel 2018 proseguiremo con una nuova mostra per valorizzare i pittori contemporanei del nostro territorio, senza dimenticare Casa Lotti e il futuro Museo della Memoria. Tra gennaio e febbraio organizzeremo anche due giornate dedicate alla protezione civile con la partecipazione delle nostre associazioni”.

Opere pubbliche
È un piano da 4 milioni e 300mila euro, invece, quello delle opere pubbliche 2018, dove la parte più pesante è rappresentata dalla ciclopista dell’Arno: 1,7milioni in arrivo dalla Regione e in parte già finanziata quest’anno. Poco più di 1 milione servirà invece per la costruzione della nuova scuola primaria di Ponte a Elsa, già finanziata per 231mila euro con risorse del 2017 alle quali si aggiungeranno quello del mutuo. Altri 485mila euro saranno assorbiti dai cimiteri, a cominciare dall’ampliamento di quello di San Lorenzo, del primo lotto per quello di Roffia e dal consolidamento del cimitero di San Miniato. Il piano prosegue con 371mila euro (sempre in arrivo dal mutuo) per costruire due rotatorie sulla Tosco Romagnola agli incroci con via dei Mille e via Guerrazzi, 230mila per il complesso di San Domenico, 140mila per i nuovi scuolabus, 161mila euro per il primo lotto del nuovo lastricato di via Ser Ridolfo e un capitolo generico da 544mila euro per le manutenzioni straordinarie. “A questi interventi – aggiunge l’assessore Marzia Fattori – si aggiungeranno poi tutta una serie di lavori più piccoli al di sotto dei 100mila euro. Tra questi ci sono ad esempio la riqualificazione dei giardini Bucalossi e dei giardini di Palazzo Migliorati”.

Niente lavori in piazza del Popolo: le auto restano ancora
Il nuovo lastricato che dovrà attraversare il centro storico, un po’ a sorpresa, sembra essere diventato di colpo l’opera con la quale Gabbanini conta di chiudere il suo mandato. Per il 2018 è finanziato in realtà solo il primo tratto, dalla Loggetta del Fondo fino ai loggiati di San Domenico, anche se il primo cittadino vuol far partire subito dopo anche il secondo (al momento previsto al 2019) che prosegue in via 4 Novembre fino a raggiungere piazza Grifoni. “A patto, però – aggiunge Gabbanini – che non ci siano difficoltà e lungaggini. L’assessore ha già iniziato il confronto con i commercianti e le associazioni di categoria”. “Abbiamo fatto due riunioni – spiega Giacomo Gozzini – e abbiamo consigliato per adesso di evitare manifestazioni nella prima metà di giugno perché potrebbe esserci ancora il cantiere”. Ancora, tuttavia, non è chiaro cosa succederà alla viabilità del centro storico dopo la stesura del nuovo lastricato: se ci sarà un senso unico, una ztl oppure se tornerà tutto com’è adesso. “La risposta a questa domanda – dice Gozzini – la stiamo ancora costruendo”.
Niente da fare, invece, per il progetto di piazza del Popolo che fino a pochi mesi fa non sembrava affatto in discussione. “Si tratta di interventi lunghi e costosi – risponde Gabbanini -: non ci sarebbero i tempi materiali per fare la piazza. Allora noi riteniamo che il lastricato sia prioritario, anche perché non c’è il problema di individuare parcheggi alternativi”.

Giacomo Pelfer

 

 

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