“Sentivamo le urla: ci ammazzavano le famiglie”

29 gennaio 2018 | 15:47
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“Sentivamo le urla: ci ammazzavano le famiglie”

Vittoria Tognozzi, sopravvissuta all’eccidio del Padule di Fucecchio, ha parlato ai ragazzi di Altopascio in occasione della Giornata della Memoria. Oggi 29 gennaio, ad ascoltare lei e Angela Giampieri, memoria storica di Spianate, c’erano tanti bambini di terza e quarta elementare.

Il 23 agosto 1944, 174 civili innocenti, per lo più donne, bambini e anziani, vennero trucidati dai soldati tedeschi come segno di avvertimento: ecco cosa sarebbe successo a chiunque avesse appoggiato la lotta partigiana. Vittoria aveva 7 anni quando le uccisero la mamma di 29 e le due sorelline di 5 anni e 13 mesi. “Alcuni di noi bambini – racconta – furono nascosti in un campo e sentivamo le urla e i lamenti da lontano mentre i tedeschi ci ammazzavano le famiglie. Tornammo a casa Simoni camminando in mezzo ai morti: mia nonna, che aveva 93 anni ed era sorda e cieca, non sapeva cosa stesse succedendo e mentre si aggirava tra i cadaveri e i tedeschi, i nazisti la fecero saltare in aria dopo averle messo una bomba a mano nella tasca del grembiule. Io avevo 7 anni e rimasi sola, non avevo più nessuno che si occupasse di me: non ho parlato per tre mesi, di notte ancora oggi rivedo quelle immagini. Sono sopravvissuta, ma per certi versi sono morta anche io quel giorno. Ai ragazzi di oggi dico: praticate la fratellanza e aprite i vostri cuori”.