Cibo, escrementi e lingerie sexy: maxi discarica a Capanne foto

Le tracce disseminate ovunque per terra lasciano poco spazio all’immaginazione. I resti sembrano quelli di una carovana di barbari affamati: scatole di arance, confezioni di cibo in scatola e bottiglie di plastica, pacchi di biscotti andati e male e perfino escrementi (di probabile provenienza umana), “confezionati” lì, come se nulla fosse, fra la strada e la vegetazione.

È lo squallido colpo d’occhio che si incontra in via Martin Luther King a Capanne, nella zona industriale di Fontanelle, lungo la strada che costeggia la parallela provinciale Romanina, dando accesso ad alcuni capannoni e aziende dell’area. In mezzo alle due strade corre una striscia di verde con un grande fosso centrale, colmo d’acqua in questi giorni di pioggia. Ed è lì che si incontra una vera e propria discarica. Una distesa di rifiuti gettati nell’erba e tra la vegetazione che cresce lungo i bordi del fossato. In gran parte si tratta di rifiuti di cibo e confezioni alimentari, ma non mancano preservativi dai colori fluo insieme a scatole di calze e lingerie sexy, a testimonianza di un luogo usato come bivacco e punto d’incontro. Da qui la protesta da parte delle aziende della zona industriale, convinte che il problema sia da attribuire ai tanti camion che nei giorni feriali stazionano lungo lo strada, proprio sul lato del fossato. Camion, ovviamente, in gran parte diretti o in uscita dal vicino magazzino Conad che da qui dista poche centinaia di metri. “Già in passato abbiamo chiesto a Conad di sensibilizzare gli autotrasportatori – dice l’assessore all’ambiente Alessandro Varallo – ma il problema alla fine resta quello dell’inciviltà. Da parte nostra, ogni volta che riceviamo segnalazioni di questo tipo, inviamo sul posto la cooperativa sociale Orizzonti che si occupa della pulizia. In quel punto particolare, però, servirebbe prima di tutto anche una pulizia della vegetazione: vedremo di parlarne anche con la Provincia (ente proprietario della Romanina) dal momento che la competenza è mista. Nel frattempo cercheremo di passare più spesso le pattuglie della municipale e i volontari delle giacche verdi. Per il futuro, poi, dovremmo capire se ha ancora senso tenere quel fossato com’è adesso, oppure se non sia il caso di tombarlo per creare poi un vero spazio a verde tra le due strade, perché così com’è rappresenta anche un pericolo per la viabilità. Per questo abbiamo chiesto agli uffici di valutare la situazione idraulica”.
Per le aziende dell’area, di sicuro, la situazione rappresenta un pessimo biglietto da visita. E lo stesso vale anche per le condizioni dell’asfalto, non solo in via Luther King ma in tutte le strade della lottizzazione industriale nata nei primi anni 2000 tra la Romanina e la ferrovia, dove la viabilità fu aperta senza aver mai realizzato il cosiddetto ‘tappetino di usura’ superficiale. Così, dopo tutti questi anni, oltre all’asfalto molti punti della strada sono da recuperare completamente. Un intervento che gli ufficiali comunali hanno stimato in circa 200mila euro, ma che ancora non rientra fra le opere da finanziare a breve termine. “Già nei prossimi giorni, comunque – riprende Varallo – interverremo per sistemare la grossa buca che si è aperta in mezzo alla rotatoria tra la Romanina e via Kennedy”.

 

Giacomo Pelfer


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