Vittime della Mafia, manifestazione regionale a Pisa

La mafia in Toscana c’è. Ormai è impossibile dire il contrario. Ma in Toscana c’è anche tantissima gente che alla mafia dice no. Per ricordare le vittime di tutte le mafie e per non lasciare sole le loro famiglie, mercoledì 21 marzo in molte piazze d’Italia si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno promossa dall’associazione Libera. La piazza toscana, quest’anno, sarà Pisa. 

Alla manifestazione regionale che si terrà a Pisa parteciperanno anche il Comune di Fucecchio (componente del Presidio “Genovese Pagliuca” del Comprensorio del Cuoio e della Calzatura dell’associazione Libera), col proprio Gonfalone e con l’assessore al volontariato Antonella Gorgerino e una rappresentanza di oltre 150 studenti dell’istituto superiore Checchi. La massiccia presenza di tanti giovani studenti che si muoveranno verso Pisa rappresenta sicuramente un elemento di sostegno alla manifestazione e di grande speranza di cambiamento. I partecipanti converranno alle 9 in piazza Vittorio Emanuele per poi spostarsi in corteo in piazza dei Cavalieri, dove parleranno il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e Andrea Bigalli, referente regionale di Libera. Alle 11 saranno letti gli oltre 900 nomi delle vittime di mafia.
“Il nostro comune – dichiara l’assessore Gorgerino – è da sempre attento ai temi della legalità, della lotta alla criminalità e soprattutto della sensibilizzazione delle giovani generazioni verso il contrasto alle organizzazioni mafiose. Un impegno che non portiamo avanti soltanto con incontri e iniziative ma anche sostenendo economicamente i viaggi degli studenti nei campi di lavoro sequestrati alle mafie nel meridione d’Italia”.
Il Parlamento degli Studenti sarà tra le Istituzioni partecipanti. “Intendiamo testimoniare l’impegno in prima persona nel contrasto a ogni forma di mafia e illegalità diffusa, a partire dalle piccole azioni quotidiane”, spiegano gli studenti del Parlamento. Che negli anni, ricordano, ha partecipato ai campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia e organizzato iniziative di sensibilizzazione e gemellaggi istituzionali in Sicilia e in Campania. “Anche la nostra Regione non è esente da fenomeni di infiltrazione mafiosa e per questo è importante partecipare alla mobilitazione di Libera – sottolineano i giovani toscani – e promuovere nelle nostre scuole una maggiore cultura della legalità, per formare cittadini sempre più consapevoli e responsabili”.

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