CambiaMenti, c’è “voglia di una alternativa reale”

CambiaMenti scalda i motori per le prossime elezioni amministrative a San Miniato. Un’iniziativa, presentata stamani (24 marzo) in via Diaz, nel pieno centro di Ponte a Egola, sulla Toscoromagnola, che chiama a raccolta tanti sanminiatesi: fra questi spicca la figura di Manola Guazzini. “Non è un entità politica precisa che vuole proporsi già fatta di fronte agli elettori. Ci sono persone che hanno militato, altre che non hanno militato in nessun partito. Persone che hanno voglia di un’alternativa reale. Dobbiamo passare un po’ oltre il fossato che ci ha divisi fino ad ora, soprattutto le frazioni. Siamo tutti sanminiatesi, dobbiamo cercare di essere uniti” queste le parole del presidente del comitato Federico Faraoni.

Il simbolo c’è già: una sagoma, quella di un cervello, su cui insistono delle connessioni. Si profila un’iniziativa volta ad allargare il campo ai cittadini, ma in cui avranno parte attiva tutti i dissidenti che in questi anni hanno criticato l’amministrazione. Puntando ad una partita elettorale che, per la prima volta nella storia sanminiatese, potrebbe giocarsi fra un primo ed un secondo turno, il ballottaggio. Nel gruppo di lavoro del comitato vi sono persone che hanno storie radicate anche in altri movimenti e partiti: ex del Pd, Sinistra Italiana, Liberi e Uguali, M5S. Fanno parte del gruppo dei fondatori del comitato Federico Faraoni, Francesca  Saponetta, Matteo Squicciarini (vice), Giulia Terrosi, Manola Guazzini, Francesco Lupi, Mattia Mosconi, Marzia Bartoli (tesoriera), Massimo Baldacci, Laura Cavallini. Non è fra i soci fondatori ma ha cominciato a partecipare alle attività del gruppo anche Chiara Benvenuti (attuale consigliera M5S). Fra il pubblico, presente anche Patrizia Manetti. “L’idea – spiega Faraoni – è quella di mettere su un comitato che possa elaborare un programma e portare avanti un progetto in vista delle elezioni comunali 2019. Una scatola che racchiude le idee di tutti i cittadini, aperto a tutti. C’è bisogno di tutti per sviluppare un progetto. Fondare e mettere su un filo che ci unisca ai cittadini tutti, di Ponte a Egola, di San Miniato. Vogliamo riunire tutte le frazioni del comune. Abbiamo già buttato giù un manifesto che fungerà da base per il programma da scrivere tutti insieme: il futuro sarà una lista civica. Siamo nati per cercare di cambiare un po’ alcune cose ed essere alternativi a dinamiche che ormai si muovono a tutti i livelli e che non ci piacciono. Vogliamo avere un’alternativa che sia contemporanea: un programma nuovo con idee nuove, diverse da come abbiamo sempre vissuto”.

“Le parole chiave sono trasparenza e partecipazione” si limita a dire (pero ora?) Manola Guazzini, sulla cui candidatura molti a San Miniato vociferano ormai da anni. E mentre il comitato vede la luce su Facebook, intanto che il sito è ancora in fase di costruzione, questa mattina la folla composita della platea si è messa con pazienza in fila per il tesseramento. Tutto questo mentre la compagine non vuole, per scelta, sbilanciarsi in posizioni specifiche circa il programma. “I nodi sono molti e nel nostro manifesto facciamo riferimento solo ai temi che vogliamo affrontare” dicono “ma lo vogliamo fare insieme ai cittadini mettendo insieme un programma che sappia ascoltare tutti, in netta discontinuità con un modo di governare il territorio che in questi anni si è caratterizzato per la poca trasparenza ed una logica di interventi spesso casuali”. Ed è difficile in questa condanna della ‘politica dell’emergenza’ non scorgere alcune delle vertenze più calde del territorio sanminiatese, in primis la questione del liceo Marconi, su cui il gruppo ancora non si esprime ma che, parlando con i molti presenti, in tanti risolverebbero guardando al colle, a San Miniato.

Il cambiamento deve passare dall’ascolto di tutti i cittadini, ne è convinta Chiara Benvenuti, che sottolinea: “A prescindere delle bandiere che qui rappresentiamo noi vogliamo tutti ascoltare i cittadini. Lo spirito di questo gruppo di lavoro è questo”. A mostrarsi soddisfatta dell’iniziativa è Laura Cavallini, presente in sala, che dice: “Vogliamo esprimere un cambiamento che si fondi sulla partecipazione. Un cambiamento anche del modo di affrontare i problemi del territorio. In consiglio comunale alcuni di noi hanno lavorato in questi anni in quella direzione. Il vostro appoggio adesso indispensabile. Vorremmo portare il comune ad un cambiamento nel gestire la cosa pubblica. Rispetto ad un’amministrazione che si è dimostrata molto chiusa”. “Ci chiamiamo CambiaMenti perchè cambiare le nostre menti ed i nostri comportamenti, elettorali e non solo, è la condizione per realizzare i cambiamenti che vogliamo” scrivono, ancora, i fondatori del comitato. “Le candidature saranno il naturale sbocco di un percorso condiviso”. 

 

Nilo Di Modica

 

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