Una serata per grandi e piccoli, pensata per dare una mano alla scuola ma anche per aiutare due associazioni impegnate nel sociale. Una serata di festa e di solidarietà quindi, nata dalla determinazione di un comitato tutto al femminile e arrivata, ormai, ad una terza edizione che si annuncia in grande stile. È la cosiddetta “Serata Amica”, l’evento in programma questo venerdì (13 aprile) tra le mura del palazzetto dello sport di Fucecchio.

Un’idea lanciata due anni fa da un gruppo di mamme delle classe prime della scuola Carducci, decise a raccogliere i fondi necessari per attivare progetti didattici all’interno della scuola. Nacque così la prima “Serata Amica”, con fiera di beneficienza e tombolata, che lo scorso anno ha permesso anche di raccogliere fondi per gli Ortolani Coraggiosi di Ventignano. Quest’anno, invece, grazie all’adesione di ben 12 classi alla collaborazione di tante associazioni fucecchiesi, il comitato organizzatore ha deciso di destinare il ricavato al centro La Calamita e agli Amici di Elia Onlus, l’associazione con sede a San Miniato impegnata ad aiutare le famiglie dei bambini colpiti da ischemia grave.
L’appuntamento, al quale interverranno anche il vicesindaco Emma Donnini e l’assessore Antonella Gorgerino, è fissato a partire dalle 21 di questo venerdì, ovviamente a ingresso libero. La serata, presentata dal presidente dei Fratres Antonio Pisano, si aprirà subito con la fiera di beneficienza, per poi lasciare spazio all’intrattenimento del “Circo Ribalta” di Lorenzo Cecchi. Dopodiché sarà la volta della tombola: in palio ci saranno ben 148 premi, tutti offerti da negozi, aziende e attività di Fucecchio e dintorni.
“Tutti hanno voluto offrire qualcosa e dare il proprio contributo – raccontano le mamme impegnate nell’organizzazione dell’evento -. Abbiamo trovato fin da subito una disponibilità totale: una bella dimostrazione, anche a livello umano. Per questo vogliamo ringraziare tutte le attività e le associazioni che ci hanno aiutato, insieme ovviamente al Comune di Fucecchio che, per la prima volta, vista l’ampia adesione di classi, ha deciso di metterci a disposizione il palazzetto”.

Giacomo Pelfer