A maggio 2019 il Palio dei Barrocci a Capanne

Gli elementi per partire davvero adesso ci sono tutti. C’è un’associazione con 11 membri, al cui interno siedono anche i futuri capi contrada, insieme ad una possibile data che potrebbe segnare la prima edizione. Quella del 5 maggio 2019, tra un anno esatto, quando Capanne vivrà probabilmente il suo primo Palio dei Barrocci (leggi anche Quattro contrade per il Palio di Capanne: ecco i ‘confini’).

Un progetto in divenire, sognato e preparato da alcuni mesi, ma che adesso sembra aver imboccato la strada giusta per regalare al paese una giornata di festa del tutto nuova. Una sfida, pensata per far rivivere la tradizione dei barrocciai attraverso una giornata capace di coinvolgere tutta la frazione. Questo l’obiettivo fissato dalla neonata Associazione barrocciai capannesi, riunita ieri sera (3 maggio) nei locali del cinema teatro di via Fonda.
A guidarla nel ruolo di presidente c’è Roberto Remorini, affiancato dalla vicepresidente Federica Micheli, dal tesoriere Marco Zeni e dalla segretaria Francesca Polisano. Insieme a loro una squadra 8 consiglieri, di cui 4 rivestono già l’incarico di capi contrada: si tratta di Francesco Centi per la contrada Via Dante (il quartiere in direzione di Montopoli), Simone Di Gianni per la contrada Il Piazzale (quella distribuita a nord di via Nazionale), Dario Bellofatto per La Bua (che comprende la parte a sud di via Nazionale tra via del Molino e piazza Rossa) e infine Simone Becherini per la contrada Bracalone (compresa tra via Fonda e lo svincolo della superstrada). Gli altri quattro consiglieri, infine, sono Alessandro Baronti, Donato Lacedra, Nico Regoli e Sara Matteoli.
L’associazione resterà aperta, per un periodo di 3 anni, a chiunque vorrà entrare a far parte del consiglio, mentre in futuro si potrà entrare inizialmente solo in veste di associati. “Come spiegato fin dall’inizio – ricordano i membri dell’associazione – l’idea nasce per far rivivere al paese la vita passata, riscoprendo la tradizione dei barrocciai che caratterizzava la vita lavorativa dei nostri nonni. Per farlo abbiamo pensato di rispolverare i nomi delle quattro contrade già esistenti. L’obiettivo è far nascere una giornata di festa capace di coinvolgere tutti, come succede in quei paesi dove il palio esiste già da tempo”.
Una giornata di festa, quindi, nella quale non mancheranno attrazioni e iniziative collaterali, ma che dovrò concentrarsi poi in una sfida tra quattro barrocci. Quattro carri trainati dai contradaioli, chiamati a sfidarsi probabilmente lungo il rettilineo di via Nazionale che attraversa la frazione.

Giacomo Pelfer

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.