





Una cerimonia breve e semplice. Che serve alle donne per dire che non sono sole, che per quanto buio possano vedere intorno a loro, una luce c’è sempre. Qualcuno con il quale parlare, al quale chiedere aiuto, nel comprensorio del Cuoio è Frida, l’associazione di donne contro la violenza che ieri sera 4 giugno si sono ritrovate in piazza del seminario a San Miniato.
Con loro anche tanti uomini, a partire dai sindaci del territorio: in piazza c’erano i primi cittadini di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, Montopoli Valdarno Giovanni Capecchi, San Miniato Vittorio Gabbanini. Insieme alla sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda. (continua a leggere dopo il video)
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E’ stata la vicepresidente di Frida Elise Bianchi ad aprire la serata. “Ci teniamo – ha detto – a definire questa cosa che è successa con il suo nome: femminicidio. La seconda cosa che teniamo a dire è: parlate. I segni ci sono, è sempre bene parlare. I sindaci hanno partecipato. Siamo tutti qui a dire una cosa semplice e complicata insieme ma uscire dalle dinamiche della violenza si può. È importante che le donne arrivino ai centri anti violenza e l’appoggio dei comuni per noi è importante”. Poi due ex utenti del centro: “Quando fai una scelta così – ha detto una – non sai a cosa vai incontro. Oggi se dovessi rifarlo, lo rifarei altre mille volte. I centri antiviolenza danno un appoggio fondamentale nel capire e nelle chiavi di lettura per captare dei segnali”.
“Se non ci fossi stata in un centro antiviolenza – ricorda un’altra ex vittima – forse adesso sarei stata al posto di questa ragazza. Il non essere più vittima non passa solo sulla denuncia, ma anche sul lavoro fatto”.
Nilo Di Modica
Elisa Venturi