Marconi, Provincia vende San Donato e dà addio a Fontevivo

22 giugno 2018 | 13:51
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Marconi, Provincia vende San Donato e dà addio a Fontevivo

“Forse la scelta più razionale è rinunciare a voler rendere idonea un’area che idonea non è o che lo può diventare con investimenti elevati (servirebbero quasi 24 milioni per le caratteristiche dei terreni) che comunque non garantiscono il risultato finale”. E’ questa la conclusione alla quale è arrivata la giunta provinciale – della quale fanno parte i sindaci di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda e di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti – rispetto all’ipotesi liceo Marconi a Fontevivo. Una decisione, quella del liceo a Fontevivo, in realtà abortita da tempo (Liceo Marconi, indiscrezioni sui sondaggi. Pronti al piano B) e per la quale fin da subito si è cercata un’alternativa. Oggi 22 giugno, però, il consiglio provinciale di Pisa ha preso atto dell’attività svolta fino adesso dagli uffici della Provincia rispetto alla mozione approvata il 24 maggio 2017 sul sistema scolastico provinciale del Valdarno, diventata necessaria dopo il provvedimento di sgombero di San Donato.

Come anticipato da IlCuoioindiretta.it (Più spazio per il Cattaneo, appaltati i lavori), “sono state realizzate le indagini geologiche e la verifica preventiva dell’interesse archeologico per l’area di Fontevivo, da cui è scaturito che l’area presenta un grado di rischio alto e un profilo idrogeologico e geologico pessimo. Le indagini archeologiche e geologiche sono state utilizzate dal Rtp di Padova per la redazione dello Studio di fattibilità tecnico-economico relativo al Nuovo Liceo Marconi a Fontevivo San Miniato“. La Provincia di Pisa, a tutela dell’Ente, ha portato avanti tutte le azioni stragiudiziali e giudiziali possibili e precisa che “Il venire meno della possibilità di edificare nell’area di Fontevivo rende evidente la urgente necessità di ipotizzare altre soluzioni definitive, oltre che rivalutare quelle temporanee, anche perché qualsiasi sia la soluzione definitiva, è necessario garantire il servizio scolastico per un periodo pluriennale. Ad oggi la scuola ha una sede transitoria garantita da un contratto di comodato gratuito che scade alla fine di agosto del corrente anno. Il Consiglio ha ritenuto che i fatti accaduti abbiano provocato, come effetto indotto, la contrarietà sociale a ridestinare l’edificio di San Donato a funzioni scolastiche e che il fatto che l’area circostante abbia destinazione a polo della logistica e che sia stata recentemente oggetto di acquisizione da parte di imprenditori che vogliono svilupparvi, appunto, attività logistiche, la rende poco adatta per funzioni scolastiche (Interporto di San Donato, ecco i nuovi proprietari). È stato così deciso, consultando i Comuni del Valdarno che hanno evidenziato la necessità di avere una visione comprensoriale nelle scelte da assumere, di verificare e approfondire alcune ipotesi per andare avanti con la progettazione non appena sarà, a seguito di tali verifiche, individuata l’area. Inoltre è stato deciso di avviare tutte le procedure necessarie alla vendita dell’immobile di San Donato e di regolarizzare la situazione transitoria.
Intanto, come di nuovo anticipato dal nostro giornale, la Provincia di Pisa, a seguito della conferma del finanziamento Mutui Bei 2016 per 700mila euro ha appaltato e aggiudicato l’intervento di ristrutturazione ed adeguamento antincendio dell’Itc Cattaneo, succursale ex-Carducci per la conseguente messa a disposizione all’Istituto Cattaneo della parte di compendio dell’ex Santa Chiara di proprietà della Provincia, nella sua interezza, essendo fino ad ora stata utilizzata solo per il piano terra.

“La Provincia di Pisa – dice, inoltre – e il Comune di San Miniato stanno collaborando per la realizzazione della verifica delle condizioni dei versanti prospicienti l’ex Liceo Marconi e l’Istituto Cattaneo di San Miniato in Via Catena, attività propedeutica per individuare con le amministrazioni comunali del Valdarno le strade migliori per poter utilizzare l’area dell’ex liceo Marconi al fine di dotare l’Itc Cattaneo di impianti sportivi e altri spazi ad oggi assenti, ma di vitale importanza per lo sviluppo dell’attività scolastica”.
La Provincia di Pisa, inoltre, partecipa al Piano regionale triennale e ai Piani annuali di edilizia scolastica della Regione Toscana e già inseriti nel Programma Triennale delle Opere pubbliche con sette interventi consistenti, dal punto di vista finanziario e per l’impatto sulla funzionalità delle scuole del territorio. Tra gli interventi previsti ci sono: al villaggio scolastico di Pontedera sarano ampliate le aule per 3 milioni di euro con finanziamento Miur, al liceo artistico Russoli di Cascina sono previsti ristrutturazione copertura e rifacimento controsoffitti per messa in sicurezza del primo piano, adeguamento alla normativa antincendio e miglioramento dell’efficienza energetica per 1.800.000 euro. Il nuovo Montale di Pontedera, inoltre, costerà 7.500.000 euro.
“Si conferma l’impegno della Provincia – per il presidente della Provincia Marco Filippeschi – per assicurare alle scuole del territorio delle concrete opere di rinnovamento e la capacità progettuale nel partecipare a una fondamentale forma di finanziamento per questi interventi. In una fase ancora difficile, la Provincia di Pisa garantisce la prospettiva della rete scolastica di sua competenza, in dialogo permanente con le scuole e con le diverse componenti rappresentative”.