Castelfranco, emozioni e fuochi nella notte di San Martino – Foto foto

Cori e applausi hanno lasciato il posto agli occhi lucidi e alla commozione, non appena le immagini proiettate hanno fatto un salto indietro nel tempo, mostrando i fotogrammi di un’infanzia che fin da subito ha legato Samuele Campinotti e Daniele Quarta ai colori della propria contrada. Un racconto attraverso gli anni, partendo dalle prime sfilate fino ad arrivare al traguardo del 32esimo Palio dei barchini. È stato questo il momento più intenso dell’immancabile cena della vittoria che venerdì sera ha riempito la contrada San Martino di Castelfranco.

Una festa in grande stile per la ‘famiglia’ verderancio. Oltre 200 partecipanti, arrivati per celebrare i due ragazzi cresciuti in contrada che hanno regalato la gioia della decima vittoria nella storia di San Martino. Dieci successi dal 1987 al 2018, attraverso storie e generazioni diverse di contradaioli, rappresentati idealmente nella foto che, per una sera, ha riunito 7 dei 9 rematori che hanno portato il cencio in contrada. “Questa vittoria ha segnato una svolta – ha detto al microfono l’intramontabile Antonio Storti (vera leggenda di San Martino con 7 palii vinti) – perché avevamo bisogno di dimostrare quello che proviamo per questi colori indipendentemente da chi corre”. Una vittoria, del resto, che ha rappresentato il compimento di un ricambio generazionale, come ricordato nel suo intervento dal presidente Tiziano Salvadori, alla guida dei verdearancio ormai da 14 anni. “Sono orgoglioso di aver ricreato un gruppo solido, fatto di ragazzi forti che saranno il futuro della contrada” ha detto Salvadori di fronte alle tre tavolate rigorosamente apparecchiate di verde e di arancio. Presente alla cena, come sempre, anche il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti, affiancato dagli assessori Lida Merola e Giulio Nardinelli, dal parroco don Ernesto Testi e dal presidente del comitato Paolo Nuti, insieme ad una rappresentanza delle altre tre contrade e dagli amici di San Pierino, la contrada di Fucecchio con la quale San Martino ha da anni un rapporto di amicizia. Così, in un clima di festa fatto di cori, applausi e continui brindisi, sono state celebrate e premiate le varie ‘anime’ del rione: a partire dai musici e dagli sbandieratori fino alle donne responsabili della sfilata storica, arricchita quest’anno dalla vittoria del premio per la miglior coppia di figuranti. Una sorpresa, poi, è stata riservata a Luigi Safina, lo storico cuoco di contrada che ha reso celebri le cene in San Martino, fino ad arrivare ai ragazzi e alle ragazze che si sono allenati sul barchino, rivedendo i filmati delle gare del minipalio e del palio rosa. Il tutto, ovviamente, in attesa di rivedere i momenti della corsa del Palio, rivissuta e accompagnata con lo stesso clima della piazza, fino all’urlo liberatorio del traguardo che ha dato il via ai fuochi d’artificio: uno spettacolo a sorpresa che ha illuminato il cielo sopra la sede di via De Gasperi

 Giacomo Pelfer

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