“Troppi incidenti al Cerri” e a S.Croce parte una petizione

“Facciamo una rotatoria al Cerri a Santa Croce sull’Arno”. Lo chiedono con una petizione online i residenti, che vogliono finisca una condizione di insicurezza che avvertono da anni in quella zona nelle vicinanze della Francigena. Frequenti sono gli incidenti davanti alle abitazioni e alla scuola dell’infanzia e anche il transito di tir.

Troppo traffico, non più sostenibile. È l’allarme che lanciano i cittadini che vivono in questa zona di confine, tra la provincia di Pisa e di Firenze. E che vedono giorno dopo giorno i tanti veicoli che da via del Bosco si immettono in via di Poggio Adorno all’altezza dell’incrocio con via Lungo Valle. Per non parlare dei Tir che si scambiano sul doppio senso di marcia e fanno tremare le case. E spesso sfrecciano ad alta velocità, che sommata alla distrazione e al mancato rispetto delle norme del codice della strada causano incidenti di rilievo. Una rotatoria è l’idea, anche se lo spazio esiguo potrebbe far pensare ad altre soluzioni. Il punto, alla fine, è che una soluzione si cerchi, per trovarla insieme è il suggerimento delle oltre 100 persone che hanno firmato in poche ora.
“Per fortuna per ora non si è verificato un incidente mortale – dice la promotrice della petizione Federica Ghimenti -, ma si tratta giusto di un caso, perché non molto tempo fa una vettura coinvolta in un incidente si è cappottata su una fontanella portando via anche il pannello per le affissioni dei necrologi”. E aggiunge: “Sorvolo sul fatto che dopo un anno e mezzo né la fontanella né il pannello sono stati ripristinati, perché il problema vero è la sicurezza. Lungo questa strada ci sono abitazioni, un bar e non distante una scuola dell’infanzia”. La petizione chiede a chiare lettere una rotatoria: “Una mini rotatoria sormontabile – sottolinea Ghimenti – potrebbe essere una soluzione efficacie ed economica”. È la prima volta che viene proposta una petizione su questa questione, che per adesso è solo online. Ma in precedenza sono state fatte altre iniziative simili per sollecitare la polizia municipale e l’amministrazione comunale a risolvere una volta per tutte questo problema. “Aspettiamo due o tre mesi – racconta Ghimenti – e vediamo l’interesse che questa petizione riscuote tra i cittadini. E poi valutiamo come andare avanti. Questo è un primo atto che serve a smuovere le acque e far sì che il Comune si interessi alla nostra sicurezza e faccia interventi risolutivi. Se saremo in tanti ad essere coinvolti in questa iniziativa, avremo la possibilità si presentare nelle sedi opportune una vera e propria petizione formale”. La collocazione geografica di questa zona santacrocese, vicino alla via Francigena, non aiuta in un certo senso a risolvere la questione, perché come sostiene chi ha presentato la petizione su internet: “Siamo a confine tra due province – conclude Ghimenti -. Dunque bisognerebbe creare un ponte tra i due Enti, ma qui è indispensabile che intervenga anche la Regione. Anche in un ottica di valorizzazione della via Francigena, la Regione potrebbe intervenire”.

Mirco Baldacci