Ponte, CambiaMenti: “Quattro punti per ridurre il disagio”

“Quattro ci sembrano i punti su cui premere per ridurre nell’immediato i disagi legati alla chiusura del ponte, ottenere nei tempi più rapidi possibili il suo ripristino in condizioni di piena sicurezza e inquadrare il ripristino del ponte in una corretta visione complessiva delle problematiche infrastrutturali del nostro Comune”. Li individua il comitato CambiaMenti, in base a quanto riportato da IlCuoioinDiretta.it sulla discussione del tavolo tecnico attivato dal comune di San Miniato e dalla provincia di Pisa sulla vicenda del ponte sull’Elsa (Ponte sull’Elsa, serve un proprietario).

Per il Comitato, la chiusura del ponte per motivi di sicurezza “produce una situazione di gravissimo disagio per gli abitanti dell’Isola e di forte appesantimento del traffico, specie a partire dall’ormai imminente riapertura delle scuole, nella frazione della Scala e nella Tosco Romagnola tra La Scala e Ponte a Elsa”. Secondo CambiaMenti, “deve immediatamente finire (e si deve trovare un modo giuridicamente valido perché ciò avvenga) il rimpallo di responsabilità tra Provincia e Comune sulla proprietà della struttura. Si realizzino i lavori necessari attraverso un accordo tra i due Enti. Sarebbe il colmo che un’opera così necessaria venisse ritardata per pastoie burocratiche”.
“Pur considerando – inoltre – la diversità delle situazioni e la diversa entità dei problemi, ci si dovrebbe rifare a un’esperienza, come quella della ricostruzione del ponte sull’Egola a Ponte a Egola, che è stata esemplare per la qualità della progettazione, per il raccordo nella fase di controllo tra gli uffici comunali, i progettisti e le aziende incaricate, il pieno rispetto dei tempi preventivati per l’esecuzione dei lavori”.
“Nei tempi – poi – che comunque dovranno intercorrere prima della riapertura del ponte, i disagi dovranno essere attenuati attraverso un’organizzazione del traffico attorno alla frazione dell’Isola che non privilegi nessun interesse particolare rispetto a quello, generale, alla maggiore razionalità possibile nella gestione dell’emergenza”.
“La riapertura del ponte – infine – dovrà, in una prospettiva più lunga ma non infinita, e verificabile, di un’infrastruttura di circonvallazione a nord che consenta di deviare il traffico di attraversamento dalla Tosco Romagnola e di riqualificare quella strada per il ruolo, che essa attualmente svolge, di via urbana, che attraversa centri abitati lungo tutto il tratto che si sviluppa nel territorio del comune di San Miniato. Tra l’altro questa circonvallazione esiste sulle carte degli strumenti urbanistici e che ne siano stati realizzati, quasi casualmente, pezzi non collegati tra loro, è un’ulteriore dimostrazione di quanto le politiche infrastrutturali e delle opere pubbliche nel nostro Comune rispondano spesso a esigenze non riconducibili ad una corretta programmazione delle priorità”.

 

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