Montopoli, in migliaia per la festa medievale foto

Il sorriso sul volto degli organizzatori. Le facce soddisfatte dei tanti montopolesi in abiti d’epoca, insieme al colpo d’occhio di un paese in festa: vivo, vitale, preso d’assalto da migliaia di visitatori. Sono i fotogrammi di un’edizione da incorniciare per Montopoli Medioevo. L’edizione numero 45, iniziata ieri (sabato 15 settembre) con i primi rulli di tamburo e conclusa questa sera con il trionfo degli arcieri del Peringiù, vincitori di una sfida che si perde nelle origini del castello.

“È la migliore edizione degli ultimi dieci anni” azzarda qualcuno mentre ci incrocia in piazza 2 Giugno, indicando l’immancabile stand dei ciaccini preso d’assalto da una lunga coda di visitatori affamati. Impossibile avere una stima precisa delle presenze, anche se la bella giornata di sole ha decisamente aiutato, tanto che i 3mila bollini adesivi distribuiti agli ingressi sono andati esauriti già a metà del pomeriggio. Tante le persone accalcate tra le piazze e le vie del borgo, strette ai lati delle strade per fare spazio al lungo corteo storico che ha sfilato in su e in giù per il paese. Centinaia i figuranti in costume arrivati come sempre anche da altri Comuni della Toscana: dai ‘cugini’ fucecchiesi di Porta Bernarda fino agli amici del gruppo storico di Pontremoli, passando per quelli di Vernio, Bagno a Ripoli e Pisa, che hanno sfilato ovviamente insieme ai musici e agli sbandieratori montopolesi. Particolarmente curate le bancarelle in legno degli artigiani medievali: non semplici espositori, come succede in tante altre feste rievocative, ma veri e propri produttori ed esecutori di piccole opere d’arte: oggetti di uso comune ricostruiti con gli stessi materiali e le stesse tecniche del tempo. Stessa ricercatezza dei dettagli che ha caratterizzato anche l’accampamento militare della compagnia del Lupo Rosso e le macchine d’assedio installate nei pressi delle chiesa. Tante attrazioni che hanno catturato gli occhi di grandi e piccoli, in un’atmosfera di festa che come ogni anno coinvolge tutta Montopoli, con i segni della modernità accuratamente camuffati e gli abitanti letteralmente trasformati da calzemaglie e abiti d’epoca. Insieme alle esibizioni dei giullari, degli sbandieratori e della ragazze della danza storica, meritano una nota particolare i ragazzi della compagnia teatrale “Brettonica”, artefici di una viaggio teatralizzato sull’antico sentiero dei Sottofossi, lungo le vecchie mura del castello, per rivivere la storia leggendaria de “La Smarrita”, la ragazza che nel Medioevo si perse nei boschi che circondano il paese.
Come da tradizione, la festa medievale ha fatto da cornice anche stavolta al campionato della Lam, la Lega nazionale arco medievale, che ha portato nel Valdarno tante altre squadre di altri Comuni d’Italia, chiamati a sfidare gli arcieri della Rocca di Montopoli. Arcieri che poco dopo, alle 18, hanno dismesso le ‘insegne’ del proprio Comune per vestire quelle della propria contrada, dividendosi nei due popoli del Peringiù e del Perunsù, facendo rivivere la suddivisione amministrativa stabilita dal ‘300 negli statuti comunali. Alla fine, i più precisi e più veloci sono stati i 6 arcieri del popolo giallonero del Peringiù, vincitori per 97 punti a 85 sui rivali biancorossi del Perinsù. Così, è stata la squadra composta Antonio Solimine, Giovanni Granata, Andrea Cecchi, Andrea Morini e Alfonso Li Calzi ad alzare al cielo il palio dipinto da Luigi Marzini. Soddisfazione doppia per Giovanni Granata, vincitore del premio come miglior arciere con 27 punti totalizzati su 28 disponibili. Il sestetto del Perinsù, invece, era composto da Gianni Sollai, Stefano Lelli, Milena Pedrotti, Veronica Borgoni e Graziano Terreni.
Soddisfazione da parte della presidente della Pro Loco Serena Nazzi, al termine di due giorni che hanno sempre regalato un’ottima partecipazione, a cominciare dalla cena medievale che sabato sera ha trasformato piazza San Matteo in un grande banchetto a cielo aperto, con lo stesso sindaco Giovanni Capecchi e il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e il consigliere regionale Andrea Pieroni, vestiti rigorosamente in fogge medievali. L’altro consigliere regionale, Antonio Mazzeo, era invece presente alla disfida.

 

Giacomo Pelfer

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