“Miracoli della sanità pubblica”, Guazzini ringrazia Careggi

9 ottobre 2018 | 14:36
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“Miracoli della sanità pubblica”, Guazzini ringrazia Careggi

“Negli ultimi mesi della vita di mio padre, che per lui sono stati un continuo passaggio da un’emergenza a un’altra e per me e mia madre sono stati una delle esperienze più dolorose della nostra vita, tutto il personale ha lavorato per il mio indimenticabile babbo a livelli massimi di competenza, di professionalità e anche di sensibilità, gentilezza, umanità e rispetto nei confronti di noi tutti”. Per questo Manola Guazzini vuole “ringraziare pubblicamente, anche a nome di mia madre, lo staff medico e infermieristico del Reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Careggi che opera sotto la direzione del primario Paolo Fontanari”.

“E’ particolarmente importante per me – prosegue Manola Guazzini -, ora che la vicenda si è conclusa, purtroppo, con la morte di mio padre (Addio a Pierino Guazzini, martedì i funerali), essere assolutamente certa che per salvarlo sono stati messi in atto tutti gli sforzi che il livello più avanzato della ricerca scientifica in campo medico oggi consente. E per una come me, che sempre, nella sua vita di militante politica e di amministratrice, si è battuta per una sanità pubblica capace di rendere tutti uguali di fronte al diritto alla salute e alle grandi alternative tra la vita e la morte, è stato bellissimo, pur nella conclusione dolorosa della vicenda, constatare che una famiglia economicamente modesta come la nostra e un pensionato ex operaio, come mio padre, che ha sempre dovuto lottare con fatica per costruire i risultati che ha potuto ottenere nella sua vita, ha avuto a disposizione risorse tecniche, scientifiche e professionali non diverse da quelle che avrebbe avuto a disposizione un miliardario. Sono i ‘miracoli’ della sanità pubblica, che non dobbiamo dare per scontati perché rischiano continuamente di essere rimessi in discussione, ma che dobbiamo difendere, consolidare e generalizzare sempre di più. Le offerte raccolte saranno donate al Reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Careggi”.