Autovelox, Lega scettica sui ricorsi: “Nulla è così scontato” foto

“Io ho passato una vita in una forza dell’ordine. Sa in che corpo mi sono pensionato? Capisce cosa vuol dire per me aver preso una multa? L’ho presa a 51 chilometri orari”. Sorride di un riso amaro quell’uomo che passa dal mercato e si ferma al “banchino” allestito dalla Lega in piazza XX settembre a Fucecchio (“Siete razzisti” e “occupa” il presidio della Lega a Fucecchio. Controllato e denunciato: risulta senza documenti).

Ha speso una vita dietro alle regole, a riprendere gli altri e a spiegargli le cose e si sente quasi male all’idea di aver preso quella multa. Solo una. E solo a 51 chilometri orari. Ma a lui quella multa pesa più che ad altri, “Sa da quand’è che non prendevo una multa? Ecco, io mi sa che non lo ricordo. Per di più, almeno servisse… Un autovelox servirebbe davanti alla scuola: sa come corre lì qualcuno? Se rallentassero lì davanti, a San Miniato ci arriverebbero più piano”. Non ci sono novelli Senna a mettere le firme. Ci sono pensionati, babbi che arrivano con i figli uscendo da scuola, persone con i capelli bianchi e pure uno di origine straniera, costretto a fare lo spelling di nome e cognome. “Anche lei ha preso una multa?”. “No, no – dice sollevato -. Però guido il camioncino e sono spesso su strada: quell’autovelox non mi piace”. E’ una battaglia in tre tempi quella che sta disputando la Lega di Fucecchio contro e pro l’autovelox di San Pierino. C’è una petizione che riguarda il futuro, una preoccupazione legata al presente delle multe sospese (non annullate, sospese) e un dubbio legato al passato: “Ma chi è stato?”. C’è chi firma e chi no al presidio, ma tutti si fermano a parlare. Stamattina 23 gennaio piove ed è freddo ma una cinquantina di firme si sono aggiunte alle 200 già messe. “Sono molte – spiegano il segretario della Lega dell’Empolese Valdelsa Marco Cordone e i militanti con lui dalle 8 alle 14 circa -. Sono molte perché non chiediamo una firma on line, dal divano. Noi chiediamo alla gente di venire qui, di venirci al freddo, di raccontarsi e di parlare tra loro perché è ascoltando la gente che si comprendono davvero i problemi e, quindi, si può provare a risolverli. Non dico che tutto è subito risolvibile, ma dico che tutto si deve tentare”.
La petizione non ha bandiera, ma il tavolo si. “Non abbiamo consiglieri comunali a Fucecchio – precisa Cordone – ma speriamo di averne da maggio, magari anche il sindaco. Ci chiediamo: servivano 4mila multe per accorgerti del problema? A un sindaco della Lega non sarebbe successo. Poi sbagliamo tutti, ma il nostro modo di fare politica è quello di chi va per strada, di chi non aspetta i tecnici ma li allerta, di chi ascolta le persone. Il mercato è perfetto per questo”. Anche nel caso dell’autovelox, “Abbiamo ascoltato le persone. Se devo sorpassare una bicicletta non posso stare entro i 50 chilometri orari perché è pericoloso. Quella è una strada provinciale, non urbana e il limite a 50 non ha senso. Non diciamo 70, però, perché la sicurezza stradale resta una priorità e quel limite sarebbe troppo alto. Siamo convinti, inoltre, che l’autovelox da solo non basta: nella nostra petizione, oltre alla ritaratura, proponiamo una serie di misure come segnalazioni luminose, bande sonore e una miglior illuminazione. Ecco, secondo noi è così che si garantisce la sicurezza, non con le multe. Con le automobili di oggi, su una strada non comunale, così poco non si riesce a fare”.
Rivolgendosi a Spinelli, poi, “Perché non ti sei accorto prima? Lo chiedo con massimo rispetto istituzionale, ma non riesco a comprendere. Glielo ho chiesto e l’unica risposta che mi ha dato è stata che è colpa di qualche dirigente. Di chi? Di quale ente? È possibile che tu non vada a vedere cosa succede in città? Sul funzionario, poi, si prende un provvedimento. Non doveva accadere questa cosa. Oppure dopo 3 giorni doveva finire. Noi a questo punto vogliamo sapere di chi è la colpa. Ora, quando avremo raccolto un numero congruo di firme, porteremo la petizione dal prefetto. Attendo che il prefetto dica qualcosa”.
Rispetto alle multe, ai ricorsi singoli e a quello collettivo, “Le multe sono congelate… vuol dire che prima o poi, stando così le cose, qualcuno le dovrà pagare. Anche perché, come è già successo all’interno dell’Unione dei comuni, il giudice di pace ha dato ragione ai multati ma poi il Comune ha impugnato davanti al Tar e ha avuto ragione. Ecco, ci sentiamo di dire che è necessario valutare bene le situazioni, perché nulla è così scontato”. L’idea è che la multa si paga molto meno se si paga subito. E il punto è spostato alla delibera: se esiste e se quindi quella taratura a 50 è valida, le multe fatte sono corrette, almeno per quanto è possibile capire ora, mentre negli uffici da giorni è caccia alla delibera. “Dietro ai cartelli di segnaletica verticale – prosegue Cordone – ci dovrebbe essere indicato il provvedimento con il quale è stato posizionato. In questo caso, per quanto ci risulta, non c’era indicato niente”. In soldoni, quindi, per far dichiarare le multe nulle, dovrebbe non esserci il provvedimento che abbassa a 50 il limite di velocità oraria in una strada extraurbana.
“Spinelli, intanto, dica chi sono i responsabili senza influenzare o illudere i multati: siamo certi che sarebbe più apprezzato. Il sindaco, per noi, non deve mandare avanti i tecnici ma deve andare a vedere le cose: nel nostro programma c’è lo sportello del cittadino”. In pratica, la Lega annuncia già che correrà per il comune di Fucecchio.
“E’ un comune strategico perché è di collegamento. Anche per questo vorremmo vincere perché Fucecchio merita qualcosa di meglio proprio per questa funzione centrale che ha su ben 4 province: Pisa, Firenze, Lucca e Pistoia. Un po’ di alternanza in politica ci vuole”.

 

Elisa Venturi

 

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