“Giocavamo a Empoli”, gli scacchi tornano sotto la Rocca

Chi dice che gli scacchi sono roba per vecchi dovrà ricredersi. Ha aperto oggi 23 gennaio l’associazione Scacchi sotto la Rocca a San Miniato Basso con una sala piena di bambini.

La sede dell’associazione è il Museo di Pinocchio, nei locali della casa culturale e a presiederla sarà Federico Salvadori, 18enne di San Miniato che alla sua giovane età ha raggiunto la prima categoria nazionale. “Ho sempre avuto la passione per gli scacchi fin da piccolo – ha detto il presidente – ed ho sempre imparato da autodidatta. L’idea è nata perché a San Miniato non c’era nessun circolo e anche io andavo a quello di Empoli. Noi abbiamo voluto portar il gioco degli scacchi a San Miniato. La tendenza è quella di pensare a un gioco per vecchi ma in realtà nei tornei ci sono molti giovani. Il nostro obiettivo è far appassionare i più piccoli a questo gioco”. L’intento dell’associazione, infatti, è quello di andare nelle scuole e di organizzare corsi per i più piccoli. “Il gioco degli scacchi incrementa l’attività neuronale in zone volte alla memorizzazione, all’attenzione e al campo visivo – spiga Stefania Brotini, che ha condotto ricerche sugli effetti positivi che gli scacchi hanno sul cervello –. Per questo, vengono consigliati anche per patologie come i disturbi della memoria”. A tagliare il nastro simbolico è stato Vittorio Gabbanini, sindaco di San Miniato che ha donato all’associazione una statuina della Rocca richiamata nel nome. “Siamo riusciti a riportare gli scacchi a San Miniato dopo 35 anni grazie a questo giovane ragazzo. Fra le tante cose inaugurate in questi dieci anni, mi fa particolarmente piacere inaugurare in un circolo culturale”.

Giuseppe Zagaria

 

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