Torre da mille anni, la storia in un libro foto

Più informazioni su

Mille anni in un libro. Che sarà presentato sabato 2 febbraio alle 17 nella chiesa di San Gregorio Magno alla Torre, nel comune di Fucecchio. Il volume dedicato al Millenario della frazione è curato dall’Associazione Ricerche storiche Valdarno di Sotto e finanziato dalla Fondazione Montanelli Bassi.

Saranno presenti il sindaco Alessio Spinelli e l’assessore alla cultura Daniele Cei, il parroco don Castel, il presidente della pro loco Roberto Pellegrini e il presidente della Contrada Torre Romano Benericetti. Isabella Gagliardi dell’Università di Firenze introdurrà il volume storico che contiene diversi saggi dedicati al Millenario. Interverranno anche gli autori dei contributi.
Particolarmente interessante il saggio dell’archeologo Alessandro Costantini dedicato alla colonna romana presente tra la chiesa e la canonica di Torre. Si tratta di una “scoperta” di rilievo per l’archeologia toscana, poiché la colonna, alta oltre due metri, risale al periodo imperiale. Tale reperto risulta sicuramente precedente al IV secolo ed è costituito da un marmo di notevole pregio (giallo antico), tra i più costosi dell’epoca romana, usato anche per il Foro di Augusto e il Pantheon a Roma. In Toscana sono pochi i luoghi dove sono presenti colonne romane e tra queste la colonna di Torre rappresenta un unicum proprio per il prezioso marmo con cui è stata realizzata. Interessante anche la “ricostruzione storica” del borgo millenario fatta da Alberto Malvolti che, partendo dallo studio dei toponimi medioevali del territorio, fra cui Villa Sancti Gregorii citata per la prima volta nel 1018, arriva fino alla prima metà del Seicento con la costituzione della “cura parrocchiale” di Torre, soffermandosi – in modo preciso e dettagliato – sulle vicende basso medievali che hanno caratterizzato Torre (all’epoca Ultrario): prima libero Comune e dal 1309 territorio subordinato a Fucecchio. Alberto Malvolti, analizzando i documenti dell’archivio storico di Fucecchio, ritrova il numero esatto dei capifamiglia del castello di Ultrario nel Trecento e fa emergere la conflittualità tra gli abitanti del luogo e il comune fucecchiese a causa, in particolare, di motivi legati al pagamento di tasse e tributi. Poi lo spopolamento di Torre a partire dalla fine del Trecento e la “rinascita” demografica tra Cinquecento e Seicento, favorita dalla famiglia Orlandi di Pescia. Una curiosità che fa notare come la storia a volte si ripeta: nel Quattrocento le chiese di Cappiano e Torre, a causa della drastica riduzione delle popolazione, furono assegnate a un unico sacerdote titolare, proprio come oggi. Significativi anche il saggio sulla preistoria di questo territorio e sul periodo romano scritto dall’archeologo Andrea Vanni Desideri, il saggio di Lucia Papini relativo a un oratorio privato settecentesco nella cura di Torre dedicato ai Santi Fabiano e Sebastiano e il contributo di Alexander Di Bartolo sul periodo in cui alla guida della parrocchia di Torre si alternarono i sacerdoti Giuseppe e Alessandro Spadoni (zio e nipote), tra il 1799 e il 1871. Il Di Bartolo si sofferma, in particolare, sulle prediche manoscritte di don Alessandro Spadoni, perfettamente conservate nell’archivio parrocchiale. Infine il contributo di Roberto Pellegrini riporta alla storia più recente con la proposta di un censimento di tutti i rifugi del secondo conflitto mondiale presenti nella frazione. Al termine della presentazione del volume verrà letta la poesia scritta da Marcella Banti, dedicata al Millenario di Torre.
“Tale testo – per Francesco Campigli – ripercorre le tappe fondamentali della storia millenaria di Torre: dalla colonna romana e dalle radici antiche di questo territorio ai pellegrinaggi sulla Via Francigena, dalle guerre medievali al faticoso lavoro nei campi dei contadini, dalle fonte miracolosa al passaggio di San Gregorio Magno Papa, patrono della comunità parrocchiale”.
Infine Francesco Campigli ringrazia la Fondazione Montanelli-Bassi e il suo presidente Alberto Malvolti per il sostegno a questa iniziativa e ricorda che, al termine dell’incontro, ci sarà una cena organizzata dalle parrocchiane impegnate nella Caritas “CariTorre”, il cui ricavato servirà a restaurare il campanile della chiesa parrocchiale.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.