
Un luogo in cui le persone e i loro amici a quattro zampe possano svagarsi, senza guinzaglio ma in tutta sicurezza. Questa l’idea che da alcuni giorni è scritta nero su bianco su alcuni moduli per la raccolta di firme. Iniziativa portata avanti da alcuni cittadini di Capanne e Marti, desiderosi di richiedere al loro comune un’iniziativa simile a quella presa da qualche tempo anche dai comuni vicini. Un’area di sgambamento come mezzo di socialità, ma anche tramite di una riqualificazione di qualche area verde oggi lasciata a se stessa. Un luogo chiuso in cui poterli lasciare liberi qualche tempo in tranquillità, alla presenza dei padroni ma anche delle strutture più adeguate per raccogliere eventuali deiezioni.
Sullo sfondo due luoghi papabili per accogliere tutto questo, a Marti e a Capanne. “Abbiamo pensato a questi luoghi perché sono due parchi attualmente non utilizzati per altro: a Capanne, in via Bologna, il parco è privo di giochi per i più piccoli – racconta Lara Reali, rappresentante della consulta di Capanne e fra i promotori della raccolta firme –. A Marti, i pochi giochi che c’erano sono stati spostati ed il parco avrebbe anche bisogno di essere recuperato”. Questa seconda opzione, in particolare, ha da tempo attirato l’attenzione di alcuni residenti. Il piccolo parco in via Vallecchia, in località Musciano sulla salita che porta a Marti, è attualmente per metà occupato dal prato e per l’altra parte occupato dalla macchia.
“Da tanto tempo si parla di un recupero integrale dell’area – continua Reali –. Proprio su questa scia, alcuni residenti da qualche tempo si sono interessati alla cosa e ne hanno parlato anche alla consulta di Marti. L’idea di uno sgambatoio per cani piace a tanti perché nel nostro comune sono in molti ad avere animali domestici in casa. Sarebbe un’ottima occasione per recuperare uno spazio verde al quale al momento manca un po’ l’anima, ma anche per ravvivare un luogo che a quel punto oltre a fornire un servizio potrebbe fare comunità. Un luogo dove le persone possano incontrarsi e fare socializzazione”. Idea che arriva non a caso in questi tempi a Montopoli, mentre sono già molti i proprietari di cani e gli habitué delle passeggiate che devono spostarsi su altri comuni. Gli sgambatoi, piccole aree opportunamente recintate e attrezzate un tempo introvabili in provincia, appannaggio più delle grandi città che dei piccoli centri, si stanno diffondendo a macchia d’olio anche nella zona del Cuoio. Ne è un esempio lo spazio dedicato ai quattro zampe inaugurato nel novembre scorso a Castelfranco, lungo l’argine dell’Arno. A Santa Croce, poi, uno spazio simile sorgerà a breve vicino agli orti urbani.
“Ci è sembrato giusto rivolgerci alle istituzioni solo nel momento in cui vi fosse una prova tangibile della volontà dei cittadini di manifestare questo bisogno, ecco il perché della raccolta firme. Le persone stanno rispondendo molto bene – spiega Reali, che ha lasciato i moduli per le firme in vari esercizi delle due frazioni interessate –. Il coinvolgimento delle persone e di volontari potrebbe anche essere una forma di compartecipazione al mantenimento dell’area”. Luoghi di raccolta sono già alcuni negozi delle due frazioni: il bar ‘7mila caffè’, Bizzarre Acconciature a Marti, l’Angolo della Frutta a Capanne e presto anche a San Romano.
Nilo Di Modica