Backdoor, suoni e parole selvagge alla Casa del Popolo foto

Musica e parole ‘selvagge’ alla Casa del Popolo di Castelfranco per la prima edizione di ‘Backdoor’, minifestival dedicato alla musica e ai libri. Quattro appuntamenti dedicati alla musica indie e al folk con artisti internazionali, ma anche due libri dedicati ai viaggi e alle musica.

 Iniziativa nata da un gruppo di amici che amano suoni e parole di artisti che hanno dedicato la loro vita alla ricerca della bellezza. “Un festival per offrire un rifugio a chi cerca sentieri alternativi dove cercare, sperimentare, uscire dai sentieri già battuti” spiegano alcuni degli organizzatori, fra cui Cristian Pardossi, Roberto Banchini, Andrea Lippi, LucaBonaguidi, Marco Puccioni, Michele Tromba, Filippo Caroti, Simone Conforti, Gianni De Angelis, Fulvio Rosselli e Andrea Pucci. “Un nome che è già un manifesto – dicono – un riferimento alla porta sul retro, quella porta che in tanti film è la via di fuga, via della libertà, ma che in effetti si riferisce anche al luogo che ospiterà i quattro eventi, la sala dietro al nuovo bancone della Casa del Popolo. L’ultima speranza di fuga quando davanti alle altre uscite ti aspetta il baratro della normalità stordente.

Il primo appuntamento si terrà il 3 marzo con la presenza di un piccolo pezzo di storia del folk americano come Buck Curran, direttamente dagli Stati Uniti, chitarrista già fondatore degli Arborea, che proporrà un concerto basato sul suo ultimo disco da solista Morning Haikus, Afternoon Ragas nel segno di un fingerpicking introspettivo, nel segno di autori come Robbie Basho e John Fahey. Secondo appuntamento il 19 aprile con Paolo Ciampi, noto giornalista toscano e narratore di viaggi che presenterà il suo libro L’ambasciatore delle foreste, storia dedicata a George Perkins Marsh, una delle maggiori figure intellettuali degli Stati Uniti nel diciannovesimo secolo, primo ambasciatore del suo paese in Italia, considerato da molti come precursore del movimento ecologista statunitense e non solo. Il 26 aprile sarà poi il tempo di uno scrittore decisamente più vicino, Luca Bonaguidi, che in compagnia di Salvatore Setola racconterà il libro scritto a quattro mani Ambulance songs – Non dimenticare le canzoni che ti hanno salvato la vita, sorta di invito alla catarsi ed un kit di pronto soccorso per musicofili in crisi di senso. Sempre nella serata del 26 aprile, a seguire, gran finale della rassegna con il concerto di un altro personaggio di caratura internazionale: Simon Finn, leggendaria figura del folk psichedelico degli anni ’70, quando incise Pass the distance, sottovalutato all’epoca e poi scoperto più recentemente dal musicista britannico David Tibet. 

“E’ l’anno zero, la prima edizione. Non abbiamo capi o coordinatori, siamo cani sciolti che sperano di portare a casa il risultato, un po’ come il Corinthias di Socrates, che vinceva senza allenatore” scherza Roberto Banchini. “L’intento è quello di costruire qualcosa a partire dall’amicizia che unisce questo gruppo che da sempre ruota attorno a questa Casa del Popolo e ad alcuni interessi comuni come quelli per la buona musica e l’ottima letteratura”. 

Nilo Di Modica

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