
L’iniziativa è nata spontanea tra un gruppo di ragazzi. Hanno visto e ascoltato Greta, la giovane attivista del clima e hanno pensato di fare qualcosa anche loro. Perché saranno loro a viveve la Santa Croce sull’Arno del futuro. E la vorrebbero senza rifiuti. Così si sono armati di buste e pazienza e hanno fondato Sacchetti Azzurri 1.0.
Non hanno ancora un piano preciso, ma di sicuro non potevano solo aspettare. “Ispirati dalle manifestazioni avvenute di recente riguardanti la salute del nostro pianeta – spiega Augusto Lambertucci -, abbiamo deciso di muoverci per dare il nostro piccolo ma allo stesso tempo grande contributo per salvare il nostro pianeta”. Domenica 24 marzo, si sono dati appuntamento ai giardini sull’Arno. “E’ stata la prima tappa di un percorso mirato a rendere più pulito il nostro paese e soprattutto il nostro pianeta”. Per realizzare un sogno: un Paese in cui non c’è chi deve pulire perché nessuno sporca. Hanno raccolto sacchi di carta e plastica (che hanno portato all’isola ecologica) e non hanno potuto raccogliere una quantità di rifiuti speciali (che andrebbero rimossi da professionisti abilitati). Ma, soprattutto, hanno voluto dire che così non si fa, che esiste un corretto smaltimento e che, alla fine, nella maggior parte dei casi, non richiede nemmeno più tempo o più soldi. “Pensiamo di fare altri eventi del genere. Non tanto per pulire tutto, perché è impossibile finché altri sporcano. Ma per dare un segnale, per suovere qualcosa, per dare una scossa al senso civico delle persone”. Il gruppo è al debutto, quindi punta a crescere, anche perché insieme è più facile organizzare cose. “Speriamo davvero che altri giovani scelgano di sporcarsi le mani con noi”.
Elisa Venturi
RIFIUTI/sacchetti_azzurri