Amici del Padule di Fucecchio: “Non siamo invisibili” foto

Una giornata per difendere e tutelare la gestione unitaria del Padule di Fucecchio. Che mette insieme i volontari e le associazioni ambientaliste ormai da anni impegnate, a vario titolo, in pulizia, gestione e attività didattiche. Sabato 11 maggio, l’associazione Italia Nostra Medio Valdarno Inferiore fa sapere che ci sarà. Avrebbe voluto esserci, ma “nella stanza dei bottoni” della nuova gestione, l’associzione Amici del Padule di Fucecchio.

“Ci sorprende e ci rammarica – racconta la presidente Simona Petrassi – che né l’unicità della nostra esperienza né, più materialmente, il valore economico del nostro servizio al pubblico siano stati colti dall’ente gestore (la Regione) che, in questo frangente in cui si intende ‘riorganizzare’ la gestione della riserva naturale, non ha mai ritenuto utile o opportuno incontrarci, come fossimo un’entità invisibile di cui ogni tanto si sente parlare ma della cui reale esistenza si nutrono dubbi. Eppure tutto avviene alla luce del sole: dalle strutture che noi teniamo aperte e dalle passerelle che periodicamente ripariamo transitano migliaia di persone all’anno, turisti e cittadini”. Il gruppo di volontarie e volontari dell’associazione Amici del Padule di Fucecchio collabora con il Centro Rdp nella gestione della riserva naturale e delle sue strutture. Una trentina di persone che si alternano nelle varie attività coordinate dal personale del Centro. “Accogliamo i visitatori – spiegano – e forniamo informazioni al centro visite e l’osservatorio faunistico delle Morette, collaboriamo nella manutenzione delle strutture e forniamo supporto nelle attività di ricerca. Per quanto riguarda le attività di accoglienza e informazione abbiamo reso possibile l’apertura delle strutture tutti i fine settimana (sabato pomeriggio e domenica mattina e pomeriggio) e giorni festivi dall’autunno del 2013 fino ad oggi ininterrottamente (con la sola chiusura del mese di agosto e del giorno di Natale) per un totale di circa 70 ore mensili per 11 mesi l’anno. Limitandoci a voler dare un valore economico solo a questa attività, che risulta regolarmente registrata e quindi esattamente quantificabile (per un totale di oltre 4mila ore complessive) e assumendo la retribuzione oraria di 12 euro lorde, il nostro contributo risulta valutabile in 49.560 euro. A questa somma devono essere aggiunte le numerose ore dedicate alla manutenzione, che per cottezza, in assenza di dati certi, non calcoliamo. Le nostre attività di manutenzione hanno impedito il deterioramento irreversibile delle strutture (edifici, passerelle, arginature, opere idrauliche e il resto) in assenza di fondi dedicati, svolgendo un ruolo di presidio costante e assicurando la continuità di tutte le attività del Centro Rdp. Ci siamo impegnati, sottraendo tempo alla nostra vita familiare e alle nostre attività ordinarie, per un progetto in cui abbiamo creduto e crediamo: la tutela di un’area naturale preziosa attraverso consolidate e riconosciute conoscenze e competenze specifiche. L’importanza cruciale della conservazione della biodiversità in relazione al mantenimento di fondamentali equilibri ecosistemici, l’inestimabile valore della bellezza, la divulgazione di un messaggio di conoscenza e di rispetto. Questi sono i valori, condivisi con i professionisti che collaborano con il Centro (esperti e guide), che ci hanno indotto a dispiegare un lavoro così ingente e continuativo nel tempo, e non certo una generica vocazione a dare informazioni turistiche o a verniciare i corrimano. Pertanto ci teniamo a sottolineare che non saremo disposti continuare a prestare il nostro lavoro se verrà a mancare il basilare presupposto della ‘buona gestione’ – unitaria e tecnicamente corretta – della riserva naturale. Non siamo tuttavia inclini né al vittimismo né alla rassegnazione e dunque ci batteremo con tutti gli strumenti della partecipazione democratica e non violenta per evitare che si ponga fine a questa esperienza e per affermare il primato del bene comune rispetto al prevalere dei soliti interessi particolari, premiati da scelte politiche indifendibili”.

 

 

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