Palio di Fucecchio, ecco il Cencio e l’ordine in sfilata foto

“Ho cercato di essere me stesso”. E lui, Tommaso Andreini (Palio Fucecchio, il Cencio sarà made in Siena), è uno che di Palio ne sa, anche se il suo studio guarda Piazza del Campo a Siena. Quello come artista del Palio di Fucecchio, però, non è un debutto nel senso ampio, poiché per le contrade ha già lavorato.

Ma il Cencio è un’altra cosa. Unisce la città prima di dividerla, per poi riunirla ancora. Piazza Vittorio Veneto, stasera 14 maggio, si è riempita un po’ alla volta. In una serata non proprio di maggio, ma che sa già di Palio. Il Cencio è uscito poco prima delle 22,30. Sopra un omaggio a Leonardo da Vinci e all’Uomo Vitruviano. Il retro del Cencio non è tutto dipinto, ma ci sono solo due disegni: una mappa del territorio e lo studio di un occhio, che vuole essere quello di san Candido. Il grande genio toscano è nella parte bassa del drappo, in mezzo a una schiera di cavalieri in lotta con gli stemmi delle 12 contrade.
Il tema è quello richiesto dall’amministrazione comunale, che l’artista senese Tommaso Andreini ha cercato di rappresentare con il proprio stile, unendo la figura di Leonardo alla spirito e ai colori del Palio.
Un’opera che da stasera rappresenta il sogno dei “popoli” di Fucecchio, arrivati in piazza Vittorio Veneto con l’immancabile bagno di folla e i centinaia di foulard vento per propiziare la sorte in favore della propria contrada. Estratto l’ordine di sfilata per domenica mattina. Come da tradizione, la contrada Samo, vincitrice del 2018, avrà il compito di aprire il corteo che si snoderà per le strade del centro, da piazza Aldo Moro fino a piazza Garibaldi. Dietro Botteghe, Massarella, San Pierino, Cappiano, Porta Raimonda, Ferruzza, Torre, Querciola, Sant’Andrea, Borgonovo, Porta Bernarda. Porta Bernarda e Cappiano partecipano al corteo ma non correranno perché squalificate.
Dopo la benedizione del Cencio, don Andrea Cristiani ha fatto ascoltare un lungo audio messaggio di saluto del vescovo Andrea Migliavacca che è fuori diocesi per esercizi spirituali. Ma ha lanciato un invito: una serata da trascorrere insieme dopo il Palio, a gara finita. 

Giacomo Pelfer

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