A Sant’Andrea e Sanna il Palio di Fucecchio 2019 – Video foto

Per la sesta volta è festa rossoverde per le strade di Fucecchio. La contrada Sant’Andrea si aggiudica il 39enesimo Palio e il Cencio leonardiano dell’artista Tommaso Andreini, grazie alla corsa praticamente perfetta del cavallo fucecchiese Red Riu montato da un ottimo Gavino Sanna, al secondo trionfo in Buca dopo il successo del 2017, sempre per il quartiere insuese.

Servono 4 mosse e sono le 19 passate quando i cavalli chiudono il giorno più lungo, quello in Buca, quello della disputa del Palio di Fucecchio. Dietro il fantino in giubba rossoverde si piazzano nell’ordine Samo, San Pierino, Querciola, Torre, Botteghe e Borgonovo. continua a leggere dopo il video 
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Dopo qualche minuto di tensione dovuto alla vicinanza al canape tra le uniche due rivali rimaste, Borgonovo e Botteghe, la rincorsa di Samo fa scattare la finale. Dalla mischia fra i cavalli esce subito Sant’Andrea, seguito a breve distanza da Raimonda, Querciola, Torre e Samo, mentre Botteghe e Borgonovo restano subito più staccate. L’allungo di Red Riu sul secondo rettilineo garantisce a Sanna il vantaggio per controllare la gara, mentre alle sue spalle è soprattutto Samo a conquistare terreno portandosi in seconda posizione. Alla fine lo scoppio dell’arrivo dà il via alla festa rossoverde, mentre nell’ordine arrivano Samo, Raimonda, Querciola, San Pierino, Torre, Botteghe e Borgonovo. continua a leggere dopo il video 
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Incontenibile la gioia del popolo insuese che in un attimo si riversa sulla pista infangata dalla pioggia gridando a squarciagola il nome di Gavino, portato in tronfo per tutto il circuito della Buca. Per la contrada di Sant’Andrea si tratta della sesta vittoria nella storia del Palio (dopo i successi datati 1987, 1991, 2009, 2012 e 2017), eguagliano in questo modo il record finora detenuto dalla Bernarda. Il cavallo “di casa” Red Riu, invece, di proprietà di un gruppo di fucecchiesi, si afferma definitivamente nel circuito paliesco: acquistato dopo un infortunio in Sardegna, allenato e potenziato in Toscana, aveva esordito in Buca due anni fa con i colori della Torre. Lo scetticismo di chi temeva un calo di energie nei tre giri della finale è stato spazzato via da una corsa perfetta.
A chiudere la giornata del Palio, alla fine, sono i cori e le grida del popolo rossoverde che dalla Buca si incammina per la salita di via Donateschi. In testa c’è lui Red Riu, portato in trionfo fino al Palazzo della Volta, storica sede di Sant’Andrea. E’ qui da stasera sarà conservato il Cencio “geniale” di Tommasini: l’omaggio di Fucecchio e del Palio al cinquecentenario di Leonardo da Vinci.

Il pomeriggio in Buca
Quando il cencio è entrato in Buca, le macchie di colore delle contrade si stavano ancora componendo. Oggi 19 maggio Fucecchio è lì, con il fazzoletto di contrada al collo, anche se infilato tra ombrelli e impermeabili. Piove a Fucecchio, come in tutta la Toscana. Tanto da indurre le contrade a non uscire in sfilata (Palio di Fucecchio, la pioggia cancella la sfilata) ma nulla è abbastanza per fermare i cavalli. Anche perché la pioggia non è continua e a salutare l’ingresso in Buca dei cavalli esce un po’ di sole. 

Le estrazioni di batteria
Mentre ogni contrada sta andando a occupare il proprio spicchio intorno alla Buca, formando “macchie” bicolore, sono state estratte le batterie: Ferruzza, Raimonda, Sant’Andrea, Borgonovo, Querciola saranno nella prima. Torre, Botteghe, San Pierino, Samo e Massarella di rincorsa nella seconda. Questo significa che nelle batterie, sono due le rivali che corrono insieme: Massarella e Torre. Divise, invece, Borgonovo e Botteghe.
Alle 16 un po’ di sole accoglie i cavalli in pista. Per Ferruzza Giuseppe Zedde monta Viky Fortuna, per Porta Raimonda Jonathan Bartoletti su La Gioconda, per Sant’Andrea Gavino Sanna su Red Riu, per Borgonovo Simone Febu su Zarck, per Querciola Carlo Sanna su Vankook, per Torre Adrian Topalli su Uolcher, per Botteghe Andrea Mari su Le Kabyl, per San Pierino Simone Mereu su Hakara Trois, per Massarella Giovanni Atzeni su Vittorino e per Samo Alessio Migheli su Uired.

Prima batteria
Il mossiere Gennaro Milone inizia a chiamare i cavalli al canape e alle 16,11 la prima mossa è annullata: falsa partenza. Querciola è di rincorsa. Quella che era sembrata una partenza facile ha collezionato una serie di false. E serve l’ottava mossa per partire.
Seconda falsa partenza, Querciola non entra. Falsa anche la terza partenza, che serve a Querciola e Borgonovo per “far sgambare” i cavalli. Borgonovo girato fa annullare anche la quarta e la quinta risente della forzatura di Sant’Andrea. Abbocco di Querciola e siamo a 7. Il cavallo di Ferruzza non vuole stare al canape. All’ottava mossa i cavalli partono ma Ferruzza cade all’inizio del secondo giro, per fortuna senza farsi male. Il cavall chiude da solo la corsa ma la contrada, una delle favorite di questo Palio, è fuori. continua a leggere dopo il video
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Dopo ben 7 false partenze, la mossa buona arriva alle 16,40, quando Ferruzza lascia a Querciola quel tanto che basta per entrare di rincorsa. Sant’Andrea e Raimonda subito in testa seguite da Borgonovo, Ferruzza e Querciola. All’inizio del secondo giro l’episodio che chiude la corsa: il cavallo bianconero Viky Fortuna di Ferruzza, rimasto ultimo dopo il buon recupero di Querciola, arriva lungo alla curva ritrovandosi a ridosso di Borgonovo. Forse per uno sbilanciamento oppure per un leggero tocco con Borgonovo, Viky Fortuna finisce a terra senza farsi male, facendo cadere Giuseppe Zedde sulla sabbia della Buca e proseguendo la corsa da solo. Le altre contrade, a quel punto certe della finale, smettono di spingere, chiudendo con Sant’Andrea al primo posto seguito nell’ordine da un’ottima Querciola, da Porta Raimonda e da Borgonovo. Per i bianconeri di Ferruzza, contrada “nonna” con un’unica vittoria nel lontanissimo 1981, l’ennesimo palio da dimenticare.

Seconda batteria
La mossa stavolta è più veloce: Massarella di rincorsa è sufficientemente lontana dalla rivale Torre, mentre tutti i fantini sembrano intenzionati a far presto per non ridurre il tempo di recupero in vista della finale a tutto vantaggio delle contrade della prima batteria. Dopo una prima falsa partenza, la mossa vede partire subito alla grande i rossoblu di Samo seguiti nell’ordine da Torre, Massarella, San Pierino e Botteghe in ultima posizione. Samo e Torre tengono l’andatura mantenendo la testa della corsa, mentre la progressione di Vittorino alla fine costa cara a Massarella, che sull’ultimo rettilineo si “spegne” facendosi superare da Botteghe negli ultimissimi metri. Alla fine l’ordine vede al primo posto un ottimo Samo, con Migheli su Uired, seguito da Torre con Topalli su Uolcher, San Pierino con Mereu su Hakara Trois e Botteghe con Mari su Le Kabyl, seguito in ultima posizione dall’atteso Giovanni Atzeni (presenza fissa al Palio di Siena) sul chiacchierato Vittorino. Samo e Sant’Andrea ora sono le nuove favorite. continua a leggere dopo il video
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Giacomo Pelfer

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