Stella dell’Arte a Tagliaferri, artista che vede con le mani

I suoi occhi non vedono da quando aveva 14 anni. Nella sua testa, però, c’è molto più di quanto con gli occhi si possa mai vedere. Per mostrare qualcosa di quell’arte, Felice Tagliaferri usa le mani e crea opere uniche. Domani giovedì 20 giugno alle 18,30 lo scultore non vedente sarà nell’aula magna del Seminario, in piazza del Seminario a San Miniato, dove l’Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani) gli consegnerà la Stella dell’Arte per le Arti Visive.

“Felice Tagliaferri – spiega Fabrizio Mandorlini, presidente Ucai San Miniato -, non è solo un grande scultore internazionale, ma anche una bella persona. A lui, non vedente dall’età di 14 anni, non permettevano di toccare il Cristo velato, l’opera di Giuseppe Sanmartino che si trova nella Cappella di Sansevero, perché per Tagliaferri vedere è toccare. Gli dissero che il marmo si sarebbe rovinato. Da qui l’idea di realizzare un suo Cristo, che fosse per tutti perchè l’arte non deve essere preclusa a nessuno, anche chi ha una disabilità deve poterne godere. Quel Cristo per lui doveva essere per tutti, doveva ‘rivelarsi’. E si mise al lavoro. La sua opera da alcuni sta girando l’Italia esempio tangibile che l’arte può essere per tutti e deve essere per tutti. Con la sua scultura fa vedere l’arte al mondo, perchè anche chi ha una disabilità deve poterne godere”. Tagliaferri ha intrapreso da oltre vent’anni un percorso artistico molto personale e particolare da lui stesso riassunto nello slogan “Dare forma ai sogni”. Le sue creazioni sono infatti sculture non viste, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili. Si destreggia abilmente fra i più diversi materiali: per la sua arte utilizza creta, marmo, legno o pietra. Ogni materiale viene trattato e plasmato con tecniche diverse, dalla forza impressa per scolpire il marmo alla gentilezza della plasticità espressa nel modellare la creta. La sua arte è stata definita da diversi esperti del settore “arte sociale” per l’impegno che caratterizza le sue mostre. Ha unito l’esposizione delle sue opere in molte città italiane con la collaborazione con prestigiosi musei come il Museo Tattile Statale Omero, il Museo di Arte Contemporanea di Roma, i Musei Vaticani, l’Accademia di Brera, l’Accademia di Roma, la Collezione Guggenheim di Venezia, Ca’ la Ghironda Modern Art Museum. Il suo “Cristo rivelato”, una scultura tattile è stato “toccato” da migliaia di persone. Di recente ha incontrato papa Francesco.
Con la Stella dell’Arte a Felice Tagliaferri si conclude il percorso di Ucai San Miniato che ha visto nel 2019 la consegna del riconoscimento nelle scorse settimane a Lino Guanciale (per il teatro), al card. Lorenzo Baldisseri (per la musica), ad Antonio Interguglielmi (per la letteratura), a If Design Franco Tagliabue (per l’architettura).

 

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