All’ingresso della festa la bandiera italiana e quella senegalese, unite a simboleggiare un dialogo che nel comprensorio ha radici antiche. Un dialogo all’insegna del rispetto e della conoscenza, come sottolineato ieri (sabato 22 giugno) nella seconda edizione della festa culturale di Teranga, l’associazione a cui fa capo la comunità senegalese del Comune di Montopoli.

Un modo per stare insieme e per mostrarsi agli altri, attraverso un’intera giornata di iniziative ospitata quest’anno nella tensostruttura dell’Avis in via Fonda a Capanne. Una giornata iniziata prima di tutto a tavola, per poi lasciare spazio alla presentazione del libro “Mi chiamo Mohamed Ali”, fino al dibattito sull’immigrazione al quale hanno preso parte anche il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi, la consigliera regionale Alessandra Nardini, la segretaria della Cgil Tania Benvenuti e un rappresentante del consolato del Senegal in Toscana. “Sono tanti anni ormai che viviamo e lavoriamo nel comprensorio, soprattutto nelle concerie ma anche nel magazzino Conad di Montopoli – ha detto Abdoul Penn, presidente dell’associazione Teranga -. Ormai ci sentiamo conosciuti e anche accettati, sicuramente più che in passato”. L’iniziativa, alla quale hanno risposto le varie comunità senegalesi del Valdarno, ha fatto anche da momento di chiusura per il torneo di calcetto disputato la scorsa domenica a San Donato. A trionfare sono stati i ‘cugini’ santacrocesi dell’associazione Cossan, che hanno superato per 4 a 2 in finale i ragazzi di Teranga. Le due squadre avevano superato in semifinale il San Donato e la Dinamo, la squadra formata dai profughi ospitati a Cavane, nel Comune di San Miniato.