Ex conceria Nobel a rischio crollo, l’opposizione attacca

L’ex conceria Allegrini-Nobel, in seguito a un sopralluogo dei vigili del fuoco di lunedì scorso (1 luglio), è stata dichiarata a rischio crollo. Una notizia che ha generato in seno al gruppo consiliare di minoranza Per un’altra Santa Croce alcune riflessioni più ampia sull’urbanistica e il recupero degli edifici dismessi. Temi caldi, verso i quali la giunta guidata dal sindaco Deidda avrebbe manifestato una “incapacità conclamata”.

“Non ci interessa fare della polemica sterile ma non si può far finta che tutto vada bene e che i problemi non esistano. Il caso dell’ex conceria Nobel di via San Tommaso – scrivono i consiglieri – è emblematico sulla modalità con cui si affrontano, meglio sarebbe dire non si affrontano, questioni importanti come la gestione del territorio o il recupero degli edifici dismessi. Il progetto di recupero dell’ex conceria Allegrini-Nobel risale al 2008 e l’amministrazione comunale ha approvato il progetto di recupero dell’area nel 2015. La prima considerazione riguarda la ‘velocità’ con cui l’allora assessore all’urbanistica Deidda ha approvato la pratica”. “Vorremmo chiedere al sindaco Deidda – proseguono i consiglieri di opposizione – quanti immobili sono stati recuperati da quando ha ricevuto la delega all’urbanistica. Quali risultati ha ottenuto la politica urbanistica della signora Deidda in questi dieci anni? E ancora, se si puntava a non consumare più suolo come si concilia questa affermazione con la costruzione del nuovo supermercato in piazza dei Partigiani? Forse che quello non risulta consumo di suolo?”, chiedono. “La parte dell’ex Nobel oggi oggetto del pericolo di crollo è la porzione di fabbricato che ha valenza storica e che quindi non poteva, nel progetto approvato, essere demolita. Ora, dopo 4 anni di totale inerzia, anni in cui l’amministrazione si è ben guardata dall’operare alcun tipo di intervento sulla proprietà che non ha previsto probabilmente alcun tipo di garanzie fidejussorie rispetto al mantenimento degli obblighi concessori, improvvisamente ci si accorge che il fabbricato risulta pericolante. Quali azioni intende porre in atto l’amministrazione affinché la proprietà provveda alla messa in sicurezza e al recupero del fabbricato così come previsto dagli impegni assunti a suo tempo? Con quale tempistica? Quali politiche concrete per il recupero e la gestione del territorio? A noi pare che, come ormai accade da tempo e in qualunque occasione, questa amministrazione risulti più attenta alle foto e storie su Facebook o Instagram e alla mera propaganda che alla soluzione concreta dei problemi di Santa Croce”.

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